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Enjoy. L’Arte incontra il divertimento

Enjoy. l’Arte incontra il divertimento al Chiostro del Bramante. Dopo il successo della originale mostra Love, l’Arte incontra l’amore, che ha registrato in sei mesi l’afflusso di 150mila spettatori, soprattutto giovani, il Chiostro del Bramante continua il suo innovativo percorso programmatico proponendo ancora una volta una esposizione unica per la singolarità delle opere, che pone sotto la lente di ingrandimento le diverse possibilità percettive ad esse connesse. Una esperienza che lo spettatore può fare attraverso i linguaggi e le poetiche di alcuni tra i più importanti e provocatori protagonisti dell’arte contemporanea.

Enjoy. l’Arte incontra il divertimento

Diventato Museo di riferimento in ambito nazionale ed internazionale anche dell’arte contemporanea, il Chiostro presenta -  dal 23 settembre 2017 al 25 febbraio 2018 – Enjoy. l’Arte incontra il divertimento: locuzione emblematica per una mostra - a cura di Danilo Eccher - che vuole indicare non solo una diversa modalità di vivere l’arte, ma soprattutto dare “spazio e spazialità” alle opere di artisti di acclarata fama. Infatti molti lavori sono site specific, pensati e costruiti dagli artisti ospiti proprio per gli ambienti del Chiostro del Bramante la cui organizzazione – che fa capo a DART – aggiunge alla creatività dell’esposizione un notevole sforzo produttivo proponendo opere inedite.

Le opere in mostra per Enjoy. l’Arte incontra il divertimento

Tra i grandi nomi allineati troviamo Tinguely, Calder, Fogliati, Erlich, Creed, Neto, Collishaw, Ourlser, Wurm, TeamLab, Hans op De Beeck, De Dominicis, Gander, Lin, Studio 65,  protagonisti del ‘900 storico e del terzo millennio, accomunati da un filo sotteso, il divertimento, assunto nell’accezione etimologica della parola: portare altrove. L’altrove, l’altro da sé, il perdersi nei meandri dell’arte, questo è Enjoy, le cui opere guideranno il visitatore in un percorso invisibile ma fortemente tracciato, che prenderanno vita in un incessante rapporto interattivo e giocoso.  Ecco allora che in Enjoy, dalle sculture leggere di Alexander Calder, lo spettatore può perdersi nel labirinto infinito di specchi di Leandro Erlich per poi immergersi e riemergere dalle installazioni ludico-concettuali di Martin Creed o nei raffinati giochi di luci illusorie di TeamLab che prendono forma e mutano solo a contatto con il pubblico, o essere inseguiti dagli occhi indiscreti e inquietanti di Tony Oursler e trovarsi a contatto con i corpi deformati di Erwin Wurm e così via, di artista in artista, di sala in sala: il Chiostro del Bramante diventerà luogo elettivo di una realtà tutta da scoprire, che esiste in ogni istallazione (alcune di grandissime dimensioni), a una realtà che, tuttavia, può anche non esserci.

Il Chiostro del Bramante si trasforma in "cantiere"

In occasione di Enjoy. L’Arte incontra il divertimento e il Chiostro si è trasformato in un cantiere dove ingegneri, architetti, tecnici montano, smontano, destrutturano, allestiscono ad hoc ogni angolo dei luoghi espositivi, dove le opere site specific e tutte le opere in un rapporto “osmotico” faranno prendere nuove sembianze agli spazi del capolavoro bramantesco “Questo museo non è un museo”, avrebbe detto Magritte. Lo stesso si potrebbe dire del Chiostro del Bramante, dove il senso tra museo e luogo in cui si costruisce l’arte è labile, dove l’opera confonde i propri confini con lo spazio che l’accoglie, diventando esso stesso rappresentazione di un’idea.

L'atelier del Chiostro del Bramante

Ma il Chiostro è in questo frangente anche un atelier dove, in un silenzio assoluto, giovanissimi e concentratissimi allievi – sotto le precise indicazioni dello staff dello studio dell’Artista - stanno collaborando alla realizzazione di un immenso tappeto turchese invaso da colorati fiori di stile orientale, opera monumentale di Michael Lin che, oltre a quello esterno, realizzerà un altro lavoro site specific all’interno del museo. I ragazzi sono gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma e del Rome University of Fine Arts, molti di loro alla prima esperienza, tutti carichi di entusiasmo.


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