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Festival del cinema albanese a Roma

ALBANIA, SI GIRA! L'Italia e gli italiani nella cinematografia albanese durante e dopo il comunismo. Per la prima volta in Italia alcuni dei film che hanno fatto la storia della cinematografia albanese.

Il Festival dei Cinema albanese alla Casa del Cinema

L'obiettivo principale del festival è sottolineare la vicinanza culturale e geografica tra il popolo albanese e quello italiano, che in molte circostanze storiche possono essere considerati in rapporto di continuità gli uni con gli altri. Oltre a film contemporanei portiamo anche alcuni film in pellicola 35 millimetri dell'Archivio Centrale di Stato del Cinema d’Albania i quali sono stati tradotti appositamente per questa rassegna e per la prima volta si mostrano al pubblico italiano. 

Il cinema albanese è stata tra le forme d'arte più sviluppate nel corso del periodo comunista, ma a livello internazionale il suo impatto è stato molto debole date le scarse interazioni tra l'Albania e l'esterno. I film che abbiamo selezionato di visionare sono tra le opere più rappresentative e indubbiamente tra le migliori della scuola cinematografica albanese che meritano di essere apprezzate da un pubblico vasto. Il festival mira a portare alla luce non solo registi e attori, ma l'intera generazione di addetti ai lavori composta anche da sceneggiatori, compositori e scrittori, operatori e direttori della fotografia, costumisti, pittori e quanti altri che per decenni hanno lavorato nel piccolo Paese delle Aquile, lontano dai "red carpet" internazionali, ma con tanta passione e talento quanto i loro colleghi dell'Europa Occidentale e Orientale.

I film riportano aspetti della cultura tradizionale e del folclore albanese che nelle ultime decadi si sono affievolite e che rischiano di sparire completamente. I registi hanno infatti ricreato spesso situazioni sociali, contesti culturali, ritualità e gesti che appartengono a un'Albania "passata" che è poco conosciuta dalle giovani generazioni di Albanesi e ancora meno dagli Italiani. I film perciò rappresentano anche un tesoro per la cultura albanese poiché attraverso le riprese sono state immortalate suoni e musiche, modi di parlare e espressioni, atteggiamenti, abbigliamenti, arredamenti, paesaggi urbani, rurali e naturali, storie popolari, attività e mestieri che si sono trasformati o che sono svaniti. Guardare dei film serve anche per rivolgere uno sguardo alle tradizioni del passato, per trovarne la dis/continuità nel presente.

Gli interventi degli ospiti e i dibattitti che avranno luogo nella sala delle proiezioni saranno un modo per conoscere la storia del cinema albanese, ma anche per esplorare più a fondo il modo in cui si sono articolate le relazioni tra gli albanesi e gli italiani nei secoli. 

Il festival è ideato e curato dall’Associazione Culturale CulturalPro in collaborazione con l'Ambasciata della Repubblica d’Albania in Italia, il Ministero della Cultura Albanese, l'Archivio Centrale di Stato del Cinema d’Albania e il patrocinio dell'Associazione Italiana Studi di Storia dell'Europa Centrale e Orientale. 

PROGRAMMA 
Giovedì 4 Aprile 
Ingresso solo ad invitati
17:00 - 18:00 Intro Festival e Saluti Istituzionali 
18:00 FILM
Generale Grammofono, Regia di Viktor Gjika (pellicola 35mm)
20:00 - 21:00 Dibattiti

Venerdì 5 Aprile
18:00 FILM
Concerto nell'anno 1936, Regia di Saimir Kumbaro (pellicola 35mm)
19:30 – 20:30 Dibattiti
21:00 FILM 
Est Ovest Est, Regia di Gjergj Xhuvani (pellicola 35mm)

Sabato 6 Aprile
16:00 FILM
Lettere al Vento, Regia di Edmond Budina
18:00 FILM
L'uomo con il cannone, Regia Viktor Gjika (pellicola 35mm)
19:30 – 20:30 Dibattiti
21:00 FILM
Caro Nemico, Regia Gjergj Xhuvani (pellicola 35mm)

Domenica 7 Aprile
16:00 LETTURA TEATRALE 
Il mio zio italiano, Eliza Coba
18:00 FILM
Bota Cafè, Regia di Iris Elezi e Thomas Logoreci 
19:30 – 20:30 Dibattiti
21:00 FILM
Papaveri rossi sui muri, Regia di Dhimiter Anagnosti (pellicola 35mm)


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