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"Italian Songbook", secondo appuntamento con Montesacroprimaamor Jazz&Blues Festival

Serata a forte trazione italiana in Arenagnini per il secondo appuntamento con il MONTESACROPRIMAMOR Jazz&Blues Festival con i Lemom Tree-o di Silvia Manco, Francesco Pierotti e Fracesco De Rubeis.

La storia professionale ed artistica dei protagonisti, la raffinatezza tecnica ed espressiva delle loro esecuzioni e la grande suggestione che permea le composizioni della grande tradizione italiana di cantautori, avvolge la performance del trio di seta colorata, esaltando voci, sonorità, interpretazioni: ogni brano è una storia a se, una storia di musica e di vita, ogni esecuzione riporta ai protagonisti antichi mentre ne rinnova l’approccio ritmico e soprattutto il mood in cui con quelle canzoni si era soliti scivolare. Silvia Manco, voce duttile, complessa e puntuale, rivisita ogni barano di questo Songbook con abilità da grande performer ed arrangiatrice, entrando nel punto nodale delle composizioni per ripartire ogni volta con grazia e grande determinazione.

Due musicisti formati artisticamente in contesti internazionali privilegiati dove hanno tracciato le strade più importanti della loro carriera, assistono con dolcezza , passione e perentorietà la voce ed il pianoforte della cantante, riempiendo quest’albero{di limoni) di frutti dal sapore intenso, dal profumo delicato e un po’ nostalgico. Con grande abilità Il Trio trasfigura in versione acustica alcuni brani del repertorio della canzone italiana d’autore prediligendo quelli più ricercati e dal respiro internazionale (di autori e interpreti quali Paolo Conte, Bruno Lauzi, Carlo Alberto Rossi, Mina, Zucchero, Meg, Matia Bazar, Bruno Canfora, Gianni Ferrio, Luigi Tenco) restituendo atmosfere e melodie impresse nell’immaginario collettivo attraverso una sonorità jazz contemporary, nuova e inaspettata. Un concerto dalle grandi aspettative insomma, che, visto chi suona, difficilmente saranno disattese.

Percorsi artistico-formativi differenti hanno comunque portato i tre musicisti ad uguale livello di eccellenza.
Francesco De Rubeis, batterista di lungo corso, ha studiato l con i maestri Pierluigi Calderoni, Marco Ariano e Gianni Di Renzo, Toni Armetta,attualmente vive in Olanda e studia al Royal Conservatory di Den Haag (Netherlands), dove ha la possibilità di studiare batteria con Eric Ineke, Stefan Kruger, Joost Patoka, tamburo con Hans Zonderop; pianoforte con Eric Gieben; vibrafono con Frits Landesbergen, armonia e teoria musicale con Erick Albjerg. Dal 1999 al 2002 collabora intensamente con il gruppo Indaco con il quale suona in prestigiosi festival e concerti in tutta Italia ed alla trasmissione Help di Red Ronnie.Con Indaco, oltre a Carlo Mezzanotte, Mariopio Mancini, Arnaldo Vacca, Pierluigi Calderoni, Rodolfo Maltese, Luca Barberini e Gabriella Aiello, membri stabili del gruppo stesso, ha avuto la possibilità di suonare con i tanti musicisti che spesso collaborano con il gruppo: Massimo Carrano, Karl Potter, Mauro Pagani, Andrea Parodi, Francesco Di Giacomo, Nando Citarella, Roberto Genovesi, Antonio Magli, Domenico Ascione ed altri ancora.Fonda con Stefano Ciuffi (chitarra) ed AlesSandro Corsi (basso) il gruppo Capolinea. Nel 2003 si unisce al nucleo fisso basso-chitarra- batteria il sassofonista giapponese Genzo Okabe.Negli anni la band ha potuto prendere parte a innumerevoli grandi manifestazioni come La Notte Bianca a Roma, Roma Estate al Foro Italico, Festa Della Musica, Fuori Centro, Tutto il Jazz in una notte, Frammenti, La Notte Europea Della Ricerca ed ha avuto la possibilità di aprire i concerti di gruppi italiani e stranieri di fama internazionale come: James Taylor Quartet, i Napoli Centrale di James Senese, Hatfield and the North, confrontandosi cos con un pubblico vasto ed eterogeneo, ottenendo sempre un grande successo.

Silvia Manco, Pianista, cantante, compositrice, autrice di testi, arrangiatrice, figlia d’arte è un esempio di grande armonia tra la performance musicale, vocale e creativa oltre che di una deliziosa versatilità dopo le prime esperienze musicali accanto al padre, musicista di piano bar, a 19 anni, sulla spinta della passione per il jazz, si trasferisce a Roma dove studia presso l'Università della Musica e viene a contatto con l'ambiente artistico della capitale. Partecipa ai seminari di SIENAJAZZ del '98.Nella stagione teatrale 1999-2000 è la pianista in scena nella commedia musicale "Due ore sole ti vorrei" prodotta dal Teatro Sistina di Roma per la regia di Pietro Garinei con le musiche di Gianni Ferrio; lo spettacolo, per il quale compone il brano Chi é di scena, riscuote molto successo in una lunga tournée italiana Collabora con importanti musicisti tra i quali Roberto Gatto, Renzo Arbore, Sandro Deidda, Dario Deidda, Fabio Zeppetella, Lino Patruno; in ambito pop con Massimo Ranieri (tour 2009) e Arisa (Sanremo 2010); a teatro con Giorgio Albertazzi.Nel 2002 nasce il trio che porta il suo nome, vincitore dell'edizione 2006 del premio "Porsche Jazz". La cifra peculiare di questa formazione è la ricerca di un suono raffinato e ben radicato nella tradizione del jazz, con riferimento a formazioni analoghe quali il Nat "King" Cole trio e i gruppi guidati da Shirley Horn, Ray Brown e Blossom Dearie.
Il repertorio comprende sia alcuni standard della forma-canzone americana (song) che le composizioni della pianista e cantante, autrice delle musiche e dei testi, le quali virano armonicamente verso il moderno e sono caratterizzate dal vivace dialogo ritmico e melodico tra la voce, il piano e gli altri strumenti.

Del 2007 l'album d'esordio dal titolo "Big city is for me" incentrato su atmosfere sixties, beat e bossa nova.
Nel 2008 il brano "Ntartey" vince il concorso come migliore composizione jazz all'interno della rassegna Piacenza Jazz.
A maggio 2010 esce il secondo album "Afternoon songs", prodotto da Roberto Gatto, che vede al centro del lavoro discografico le composizioni originali della stessa e gli arrangiamenti creati appositamente per una formazione estesa della quale fanno parte, oltre allo stesso Roberto Gatto, musicisti del calibro di Fabio Zeppetella, Dario Deidda, Daniele Tittarelli e Giovanni Falzone.
Francesco Pierotti ha perfezionato gli studi del contrabbasso jazz con importanti musicisti come Ares Tavolazzi, Dario Deidda, Massimo Moriconi, Gianluca Renzi, Giovanni Tommasso e Maurizio Luciani Una frequentazione ricorrente degli ambiti che contano misurandosi in diversi generi musicali dal jazz al pop alla classica. Ha lavorato ,in studio e in live, con i personaggi più significativi del panorama jazzistico, tra i quali Fabrizio Bosso, Seamus Blake, Roberto Tarenzi, John B. Arnold, Carlo Atti, Yakir Arbib, Greg Burk, Alessandro Presti, Alessandro Bravo, Barbara Casini, Reinaldo Santiago, Andrea Rea, Marco Guidolotti, Ettore Fioravanti, Alessandro Presti, Enrico Zanisi, Francesco Ciniglio, Antonio Ciacca, Dario Panza, Daniele Mencarelli, Pedro Spallati, Salvatore Mennella, David Lo Cascio, Sade Mangiaracina, Manuel Magrini, Mariangela Spotorno, Carlo Gravina. Spesso protagonista in alcuni dei più importanti jazz club italiani (Alexanderplatz, Charity Cafè, BeBop, Ricomincio da Tre, ecc), in manifestazioni e festival come Auditorium Parco della Musica, Umbria Jazz Winter, Pyrgi'ZZ Festival, Formello Jazz Festival, Odio l'Estate, Villa Celimontana, Sessa Jazz Festival, Young Yazz Festival di Foligno, Casa del Jazz e Villa Carpegna etc.
Dal 2016 collabora con l’Orchestra Nazionale Sinfonica di Malta. Ha esperienza di musica da camera con il trio Corde d'Ebano e Zenith Trio. Dal 2008 al 2009 è contrabbassista dell'Orchestra Giovanile di Civitavecchia sotto la direzione del maestro Piero Caraba. Dal 2010 è contrabbassista dell'Orchestra Sinfonica di Civitavecchia sotto la direzione del maestro Piero Caraba.
Per l’A.A. 2018/19 è Docente di Contrabbasso Jazz presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, dove svolge 165 di lezione di Contrabbasso. (Chiamato da Bando Pubblico). Il 30 Luglio 2018 in occasione del EUROBASSDAY 2018 di Lucca tiene una Masterclass di presentazione dei metodi “Finger It Different”. A ottobre del 2018 tiene una Masterclass in Jazz presso il conservatorio di Astrakan Russia


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