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Jazz Do It, Emiliano Federici live al Crash Roma

Il Crash Roma annuncia il grande ritorno delle serate di musica live! Sabato 4 luglio sarà il momento di Emiliano Federici!

Nuove regole, massimo rispetto di tutte le norme e restrizioni, ma torna finalmente sul nostro palco la grande musica di qualità.

Le atmosfere calde e sanguigne dell’improvvisazione si tingono di note dal sapore ancora più internazionale con la nuova rassegna musicale del Crash Roma dedicata al JAZZ e a tutto il mondo della sperimentazione, le contaminazioni soul, blues, r&b e molto altro ancora.

L'appuntamento con Emiliano Federici al Crash Roma è sabato 4 luglio, apertura locale dalle ore 18:00, per gustare un aperitivo o una cena accompagnati da ottima musica live dalle ore 20:30. L'ingresso è gratuito, solo su prenotazione, telefonando al numero: 347.9449129. Per ulteriori informazioni si può visitare il sito internet www.crashroma.it o scrivere una e-mail a info@crashroma.it o musica@crashroma.it.

Per Emiliano Federici tutto cominciò quando suo padre comprò un pianoforte. “Ero un bambino e lo sentivo sempre suonare il valzer di Strauss. Questo pezzo nella sua semplicità mi incuriosì e provai a superare mio padre“.

La passione per la musica di Emiliano Federici, giovane e talentuoso pianista romano, può dirsi di fatto affondare le sue radici in questo aneddoto. Una spinta artistica che ha trovato poi spazio e forma nella formazione classica per poi evolversi ben presto in sonorità blues dalle influenze afroamericane degli inizi del ‘900.

“La passione per il ragtime, per il blues, per una musica elementare negli accordi ma frizzante, viva e spensierata mi colpì in molti film, come per esempio la leggenda del pianista sull’oceano, film nel quale questo tipo di musica funziona come recupero di una serenità messa in discussione da vicende difficili del passato. Che è tra l’altro l’origine dei canti gospel afroamericani a cui buona parte del blues si relaziona” mi racconta Emiliano.

Alla sua attività da solista, battitore libero ai tasti del suo pianoforte, ha alternato però anche progetti in gruppo come ad esempio quello degli “Sticky Bones” con cui ha partecipato a numerosi jazz festival. “Con loro ho sperimentato cosa significhi suonare insieme, sia nella coincidenza del ritmo con gli altri strumentisti, sia nel modulare il proprio modo di suonare con quello degli altri, facendo emergere dal gruppo un qualcosa che è più della semplice somma delle sue parti – racconta Emiliano – La musica proposta poi ci convince nel suo concetto di emancipazione degli afroamericani e soprattutto delle donne afroamericane da quella società di segregazione razziale dei primi del 900 che li voleva ancora sottomessi, concetto quantomai attuale“.

"Tra i grandi pianisti jazz a cui mi sono ispirato un posto speciale lo occupa Michael Petrucciani e la sua ricerca di bellezza costante, in ogni singola nota. E la dedizione completa allo strumento, forse complice la sua situazione fisica complicata, che lo ha portato addirittura a proseguire un concerto nonostante all'inizio si fosse fratturato un braccio suonando, proprio a causa della sua fragilità ossea.

E il senso dello swing di Oscar Peterson, la tecnica straordinaria di Art Tatum, la complessità del linguaggio di Bud Powell, la perfezione di Bill Evans.. l'ascolto di tutto ciò ha contribuito ha formare il mio linguaggio personale. Che si alimenta anche della fantasia pura del lanciare le dita sui tasti, ascoltando incastri inaspettati al limite del brutto, come una certa musica moderna improvvisativa propone, ma che generano sonorità sorprendenti.

Il mio Maestro grande pianista Sergio Colicchio ha sempre puntato molto sulle possibilità improvvisative e mi ha forgiato nello sperimentare.

Sperimentazione che deve essere stata al centro del cammino di altri due pianisti moderni che hanno influenzato il mio percorso: Chick Corea e Michael Camilo e le loro contaminazioni latine.

Di certo anche riuscire a prendere un centesimo da ognuno di questi musicisti sarebbe un grande traguardo e l'inizio di un percorso denso di possibilità."

Emiliano Federici ha all’attivo anche diverse collaborazioni in campo teatrale, accompagnando performance dei generi più diversi come ad esempio la tradizione popolare napoletana, il burlesque e il gospel. “Questo tipo di collaborazioni fanno capire quanto la musica serva a raccontare qualcosa, una preghiera, un sentimento di dolore, di euforia, uno slancio erotico, perché al servizio di un bisogno di comunicare con gli altri o anche solo per guardarsi dentro e sentirsi compresi e descritti ancora più che con le semplici parole, non è solo una mera dimostrazione tecnica“.

L’amore per la musica è veramente uno slancio che per questo giovane musicista non conosce genere e “incasellamenti”. Ne è un esempio un’altra sua grande passione, quella per i brani pop/disco anni ’70/’80, che Emiliano ama riarrangiare in chiave personale in piano solo.

“Dovendo spesso accompagnare una serata in sottofondo musicale mi è capitato di non dover disturbare con sonorità troppo elevate, ma comunque di presentare temi molto riconoscibili, da cui l’interesse per brani famosi nati non necessariamente per pianoforte. Gli anni 70 racchiudono quel senso di euforia e spensieratezza che trovo anche nel ragtime di molti decenni prima, mentre negli anni 80 sento quella nostalgia che ha molto in comune col romanticismo della classica“.

La stessa originale proposta artistica che Emiliano ha scelto di proporre, ad esempio, al pubblico del Crash Roma, il locale nel cuore del quartiere Trieste noto per le sue serate di musica live dal concept intimo e suggestivo. “Un riassunto di tutto il mio percorso, non di sola musica classica anche se alcune sonorità possono ricordare brani del romanticismo. Un sound influenzato dai miei studi jazzistici e naturalmente dal mio percorso blues ragtime con brani noti e ben riconoscibili presentati e riarrangiati in una chiave affascinante e insolita“.

Il Crash Vibes & Wines è un locale di Roma che offre Drink, Cibo e Musica dal vivo. Il meglio dell'eccellenza enogastronomica del territorio, tra innovazione e buona tradizione. La tradizione del gusto, quello genuino di un tempo, si rinnova rivoluzionando il concept di degustazione e ospitalità.

I prodotti tipici locali che celebrano ed esaltano la memoria del territorio, riscoprono una nuova anima fatta di innovazione e sperimentazione. Un incontro scontro scandito a ritmo del crash, il piatto della batteria che in musica chiude una fase musicale e ne apre un’altra, definisce rotture e cambiamenti.

Per tutte le informazioni sul Crash e i suoi eventi potete visitare il sito web www.crashroma.it o esplorare i profili social su Facebook (www.facebook.com/crashlocale) e su Instagram (www.instagram.com/crash_roma).


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