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Really Magic Lantern Film Festival

MAGIC LANTERN FILM FESTIVAL Episodio 2: Really Magic Lantern Film Festival è un appuntamento semestrale che intende indagare l'intersezione tra arti visive e cinema. Il festival si propone sia come strumento per la diffusione dei linguaggi artistici che usano il film come mezzo privilegiato per dare forma all'immaginazione, sia come indagine critica su autori, idee e generi. La prima edizione di Magic Lantern Film Festival, Phantasmagoria, ha preso in esame l'uso del genere noir e horror nel film d'artista. Il secondo appuntamento, intitolato Really, ha per tema il "biopic", forse il più ambiguo e versatile tra i generi cinematografici. Se l'intento del "biopic" è quello di esplorare le storie di vita reale di personaggi realmente esistiti, viventi e non, famosi o sconosciuti, enigmatici o ben documentati, la difficoltà di definire questo genere risiede non solo nei sui confini indefiniti ma anche nella voluta ambiguità tra storia e finzione. Quello che di solito accade nel genere del "biopic" è la combinazione di una struttura iconografica e narrativa convenzionale, di espedienti stilistici che aiutano la compressione temporale - quali il montaggio, il flashback, la voce narrante - con l'uso di un'estetica codificata che restituisce un senso della realtà. Utilizzando materiali di archivio, interviste, testi, elementi autobiografici, la selezione di film presentata nella rassegna Really, gioca con le molteplici possibilità della narrazione, impadronendosi di un approccio non convenzionale e sperimentale al racconto biografico. Sia che si tratti di ritrarre un artista o un musicista, un agente della FBI o una femminista radicale, un architetto nazista o un cacciatore di nazisti, le pellicole presentate mostrano tutte l'impossibilità di raccontare la realtà. In un'epoca in cui ci troviamo più che mai a scontrarci con la difficoltà di raggiungere un'unica verità, questi film sono soprattutto indagini sulla natura della recitazione in opposizione alla realtà per dimostrare come la costruzione di un'identità possa essere polimorfa. Magic Lantern Film Festival è un progetto ideato e curato da Maria Alicata, Adrienne Drake e Ilaria Gianni. PROGRAMMA: Martedì 21 Marzo ore 18:45 The Undercover Man di Rossella Biscotti Italia, 2008, 30' Courtesy l'artista e Wilfried Lentz Rotterdam Joseph D. Pistone, un ex agente della FBI, ha lavorato sotto copertura per sei anni con le sembianze del ladro Donnie Brasco per infiltrarsi nella famiglia Bonanno, uno dei clan mafiosi più potenti di New York. Il film esplora le memorie e l'identità di un uomo che ha vissuto una vita inventata e che ora è costretto a vivere in incognito per proteggere se stesso. The Bruce Lacey Experience di Jeremy Deller and Nicholas Abrahams
 UK, 2012, 67' Courtesy l'artista e art: concept, Parigi; Gavin Brown's enterprise, New York e The Modern Institute/Toby Webster Ltd, Glasgow "Quando abbiamo incontrato Bruce Lacey siamo rimasti incantati -. Un moderno mago vestito con colori vivaci che ha saputo combinare un interesse molto britannico per arte e scienza, riunendoli in un modo unico, diverso da chiunque altro. Gli abbiamo proposto di fare un film su di lui e ha gentilmente accettato. Periodicamente siamo andati nella sua fattoria per riprendere parte del suo mondo. Quindi, per favore prendete posto, allacciate le cinture di sicurezza e godetevi il vostro viaggio nell'esperienza Bruce Lacey ... "- Jeremy Deller Mercoledì 22 Marzo ore 18:45 Shulie di Elisabeth Subrin Stati Uniti, 1997, 36' Copyright di Elisabeth Subrin, courtesy di Video Data Bank della School of the Art Institute of Chicago Shulie è ispirato dalla riscoperta da parte di Elisabeth Subrin di un breve documentario del 1967 sulla vita di una giovane studentessa d'arte di Chicago, Shulamith Firestone. Il film originale documenta l'esperienza della Firestone tre anni prima che lei pubblicasse The Dialectic of Sex: The Case for Feminist Revolution, testo che l'ha subito consacrata come una delle figure chiavi per lo sviluppo del femminismo radicale. Utilizzando le convenzioni del cinema diretto per esplorare l'impatto residuo degli anni Sessanta e sfidare i parametri dell'evidenza storica, il film del 1997 è la ricostruzione scena dopo scena del documentario originale del 1967. Fish Plane, Heart Clock di Arvo Leo Canada/Svizzera, 2014, 60' Courtesy l'artista Il film celebra e narra il lavoro dell'inuit Pudlo Pudlat cacciatore divenuto artista. Ventidue anni dopo la sua morte, Arvo Leo arriva a Kinngait in Canada per trascorrere la primavera nel luogo dove Pudlo aveva lavorato. Il film è una celebrazione lirica dell'opera di Pudlo ma anche un documento magico e realistico della vita a Kinnigat. Ciò che viene mostrato non è del tutto vero, e non del tutto fittizio, non è un documentario artistico, ne' un film etnografico; risiede a metà tra i generi, sovvertendo e riunendo nel processo metafore e registri narrativi differenti. Giovedì 23 Marzo ore 18:45 As From Afar (Wie aus der Ferne) di Dani Gal
 Germania/Austria, 2013, 26' Courtesy l'artista Dopo vent'anni trascorsi in prigione, Albert Speer, l'architetto capo del Terzo Reich e uno degli amici più stretti di Hitler, ha cercato di riabilitare il suo nome divenendo un personaggio pubblico anche grazie alla sua autobiografia. Entrò in contatto con Simon Wiesenthal un prigioniero sopravvissuto al campo di concentramento che ha dedicato la sua vita a rintracciare e portare in tribunale i criminali nazisti. Unendo materiale documentario e scene di finzione, il film immagina e narra il rapporto tra Wiesenthal e Speer attraverso la lente di un breve testo di Ludwig Wittgenstein sulla memoria delle immagini, e il legame con la memoria dell'Olocausto. 20,000 Days on Earth di Iain Forsyth & Jane Pollard Inghilterra, 2014, 97' Courtesy Nexo Digital "Questo giorno è più reale e meno reale, più vero e meno vero, più interessante e meno interessante di una mia giornata tipo, a seconda di come la si guarda" - Nick Cave Il film descrive e immagina 24 ore nella vita del musicista, cantautore, autore, sceneggiatore, compositore e attore australiano Nick Cave prima della registrazione di Push the Sky Away, album del 2013. Questo studio su Cave giocando con la finzioni, soddisfa al tempo stesso i requisiti di un documentario biografico.


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