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Peter Kim. Sull’orlo della forma

La mostra, ideata per il Museo Carlo Bilotti dalla curatrice Maria Giovanna Musso, è dedicata a Peter Kim, un artista coreano che vive a New York e che si è formato in Asia e in Europa. Le sue opere sono state esposte in diversi musei e gallerie in Francia, Giappone, Hong Kong, Corea del Sud, Belgio, Messico, Serbia ecc.

La sua ricerca espressiva è caratterizzata da un costante richiamo ai temi archetipici della memoria, alle fratture del tempo e alle sollecitazioni del presente, con particolare riferimento al rapporto fra natura e cultura.

Kim sceglie la linea come codice di accesso alle pieghe più profonde del reale. Nel suo lavoro la linea ripetuta è usata come un mantra visivo, un’ossessione gestuale che incide nello spazio e costruisce una ragnatela a cui annettere il reale. Come la goccia che scava la pietra, o come un suono che si espande in gorghi, le linee s’infittiscono fino a coprire il vuoto, recingendolo e dandogli il contorno da cui la figura emerge.

Per la mostra del Bilotti sono state scelte le opere di Kim dedicate prevalentemente al tema  archetipico del vaso, insieme a una serie di disegni e ad alcune opere più materiche (matasse informi di fili colorati), poste in una cornice tematica che esalti, al tempo stesso, il carattere del luogo espositivo e la peculiarità di un artista ancora poco conosciuto in Italia.

Per completare la visone del percorso artistico di Kim, oltre alla proiezioni di alcuni video, verrà realizzata un’opera site-specific installata sulla terrazza. Tutti i lavori scelti dalla curatrice sono quelli in cui l’artista si attarda ai bordi del reale, insistendo sui limiti della figura e sul vuoto che essa delinea, sull’orlo della forma dove si decide il destino delle cose.


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