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Schizzo-frenìa. Bruscolino solo show

Bozze, illustrazioni e schizzi appaiono freneticamente nella stanza di Bruscolino. Un flusso inarrestabile che proietta le forme immaginate direttamente sui fogli bianchi, attraversando la testa, il collo, poi il braccio, la mano e infine le dita. Un impulso irrefrenabile tramite acquerelli, marker e inchiostri dà vita e forma a centinaia di creature, che si materializzano nella stanza dove vengono immaginate e spesso invadono anche le strade. Bruscolino, con l'aiuto di Mirko Pierri, il collettivo a.DNA e lo staff della Galleria 291 Est, è riuscito per la prima volta a rinchiudere le sue creature tutte insieme in un unico spazio, creando la sua prima mostra personale. Chi lo conosce chiama le sue creaturine "bruscolini" ed invaderanno la Galleria 291 Est da domenica 12 febbraio, giorno in cui inaugurerà l'esposizione. La galleria verrà letteralmente stravolta, diventando il luogo di creazione dell'artista, lo spazio in cui si liberano e diventano reali i suoi personaggi, mostrandosi e a volte nascondendosi per gioco. Alcuni amici artisti intrecceranno i propri mondi e characters con quelli di Bruscolino: omino71, Bol, Ironmould, Teddy Killer. Saranno inoltre customizzati dallo stesso Bruscolino due paper-art-toy della Boundless Brooklyn di New-York, partner dell'esposizione. "Schizzo-frenìa" nasce dalla consapevolezza dell'artista di possedere qualcosa di diverso. Confrontandosi quotidianamente con un contesto di provincia, sterile e lontano dal sostenere i suoi impulsi creativi, Bruscolino ha iniziato a considerare la sua voglia irrefrenabile di dipingere e comunicare con il mondo attraverso i colori, come una vera malattia. Una malattia che lo allontana da chi non entra in sintonia con il suo linguaggio, diverso dalle semplici parole, ma che riesce ad esprimere in modo diretto le sensazioni e gli stati d'animo. Con un linguaggio semplice, forte, di impatto ed allo stesso tempo molto emotivo, Bruscolino comunica senza convenevoli e giri di parole, usando una tecnica veloce, che riesca a stare al passo con la sua immaginazione. Questo il motivo che lo ha spinto ad approdare all'illustrazione su carta, dopo anni di sperimentazione su art-toy, durante i quali ha creato il suo immaginario, distinguendosi per originalità e bravura nella personalizzazione di vecchi giocattoli e qualsiasi oggetto ispirasse la sua fantasia.


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