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"Trapanaterra": allo Spazio Diamante una storia di ambiente, lavoro e migrazione forzata

“Chi sei? Dove vai? Da dove vieni? Cosa vai cercando? Quando te ne andrai?”

Sabato 7 alle 21 e domenica 8 dicembre alle 17, Dino Lopardo e Mario Russo portano in scena allo SPAZIO DIAMANTE di Roma "Trapanaterra": un atto unico, una vera e propria “Odissea Mediterannea” per migranti senza barconi.

L’emigrato come un naufrago in terra natìa. Quello che ha conosciuto lo rende estraneo. Quello che sa, e che gli altri non sanno, lo rende più solo. Nóstos; Algía; Nostalgía; dolore del ritorno. Terra sotto le scarpe, ai lati del cuore e sulla punta delle ciglia. Sguardo lontano, pensiero a una zolla che per anni si è vissuta solo con la mente.
Lo spettacolo nasce da un’idea di Dino Lopardo presentata per la prima volta come studio di composizione scenica durante il corso di Drammaturgia dell’Attore tenuto da Rosa Masciopinto per l’AIAD (Accademia di Arte Drammatica del Teatro Quirino di Roma). Successivamente, il progetto è stato sviluppato dall’autore come tesi di Master in Drammaturgia e Sceneggiatura presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico.

Itaca portabile, alma mater sconquassata Trapanaterra è una riflessione sul significato di «radice» per chi parte e per chi resta, un’ironica e rabbiosa trattazione dello sfruttamento di una terra. Tutto è impastato nel dialetto, osso delle storie che diventa struttura, come musica. Qualcuno è partito perché altri potessero crescere, perché la terra madre non ha i mezzi per alimentare le speranze di tutti. Ma di chi è il coraggio, di chi resta? O di chi torna?

TRAPANATERRA
di Dino Lopardo
con Dino Lopardo e Mario Russo
Supervisione artistica Matteo Cirillo
Musiche Mario Russo
Luci Giovanni Granatina Dimitri Tetta
Scenografia Dino Lopardo e Andrea Cecchini
Con il sostegno di NOSTOS Teatro


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