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VITTURINI. Foto

Quale scenario migliore di quello romano per ospitare la personale di Aldo Vitturini, fotografo per nulla disposto ad abbandonare a cuor leggero la vecchia strada dell’analogico, rinunciando agli alchemici procedimenti di stampa nella camera oscura, per abbracciare il mondo del digitale.

Questa scelta non è frutto del timore del nuovo né di un attaccamento nostalgico al passato, tanto non è lì che si annida la bellezza, bensì nello sguardo dell’artista alla continua ricerca di forme e luci, spazi ed emozioni che diano senso al fermarsi negli occhi di un istante. Aldo Vitturini è stato condotto, per motivi di lavoro, a lasciare spesso la sua città natale, Roma, centro dei suoi affetti, alla quale regala numerosi scatti in questa esposizione, e immortalare luoghi durante i suoi lunghi soggiorni all'estero, meritandosi, così, la qualifica di fotografo di città.

La città contemporanea, infatti, costituisce il suo tema prediletto: poco lo intriga la storia, eccetto alcune eccezioni, e anche questa solo nel suo confrontarsi con ambientazioni urbane contemporanee. L’allestimento prevede la presenza di una trentina di scatti di alcuni luoghi più significativi della vita dell’artista: Roma, Parigi, New York, Napoli e il Brasile.

La scelta esclusiva del bianco e del nero produce un elegante taglio fra luce e ombra che si ripercuote in scansioni ipnotiche specie nella ripresa delle architetture, o che al contrario riverbera di gradazioni illusive sulla sinuosità delle forme e degli elementi in modo da far risaltare l’assoluta esistenza e consistenza di ciò che viene ritratto.

Il fascino delle opere di Aldo Vitturini sta nel sintetizzare e rendere poetica la relazione e interazione fra oggettività, momento e individuo colti, nella loro dimensione urbana, dalla magica e repentina sensibilità del suo occhio.
 


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