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Volo su Roma: mostra di Marco Picistrelli

Il fotografo romano Marco Picistrelli presenta al pubblico il suo nuovo progetto artistico, "Volo su Roma" negli spazi di Arte Borgo Gallery, nei giorni 16, 17 e 18 maggio. Con questa serie di fotografie, tutte scattate a Roma, l'artista vuole raccontare al pubblico una personale visione della sua città e dei suoi luoghi, degli scorci, delle statue, del dialogo tra l'antico e il moderno. Il progetto nasce da un'esperienza professionale: "una ragazza americana in visita a Roma desiderava degli scatti davanti ai monumenti più significativi della città, ma si rivelò, a mia insaputa, un'incredibile danzatrice nacque in quel preciso momento il "Volo su Roma". Dopo anni di viaggi e reportage nei luoghi più estremi del pianeta, dal Tibet all'Isola di Pasqua, Picistrelli ci accompagna per mano nella sua "Città Eterna", in un percorso fatto di immagini attente e visionarie, prospettive originali, spesso sorprendenti e mai scontate. Non è certo un percorso turistico né un catalogo di monumenti da mostrare, la scelta dei soggetti ritratti non è frutto di un progetto articolato ma casuale, sparsi qua e la come piccoli "cadeau" donati ai visitatori per incuriosirli e trasmettergli emozione e stupore, valori che lui stesso cerca. Nato a Roma, Marco Picistrelli studia architettura, il suo percorso lavorativo corre sul binario della grafica prima e della fotografia poi, con quest'ultima iniziano i suoi viaggi per il mondo, con numerosi reportage fotografici che diverranno gli elementi delle sue opere letterarie e artistiche. Si rivela presto un abile osservatore e un profondo conoscitore delle tecniche di fotografia: proprio da questo connubio le sue fotografie si evolvono in opere d'arte figurativa. Allo scatto della contemporaneità dell'azione corrisponde cosi un attento uso della luce e della strumentazione per regalare al pubblico le emozioni di cui lui stesso è stato partecipe. Ma non vi è solo naturalismo nelle sue opere: Picistrelli presenta un lato "visionario" che lo porta a creare situazioni irreali o particolari ex novo, attraverso il sapiente uso di fotografia e post produzione. Ciò che spesso l"osservatore identifica come parte della natura e che percepisce di conseguenza come reale, non è "realtà" generale bensì una realtà "altra", visionaria appunto, creata dall'immaginazione e da determinati stati d'animo del fotografo. Così mentre da una parte vuole rendere partecipa il pubblico delle proprie visioni, come fosse una confessione, dall'altra invece quasi si diverte ad ingannarlo. "L'importante è stupire" è il suo motto, attraverso il quale l'artista vuol significare che la fotografia deve coinvolgere, attrarre, forse anche turbare, ma mai lasciare indifferenti. Immagini ad alto impatto emotivo quindi, che suscitino nell'osservatore sempre e comunque una qualche curiosità.


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