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Walls. Le Mura di Roma. Fotografie di Andrea Jemolo

Nate come difesa dall’esterno e poi inglobate nel tessuto cittadino, le Mura Aureliane accompagnano con la loro imponenza strade, scorci e orizzonti della città. Con gli oltre 12 km lungo i quali ancora si sviluppano, sono il più grande monumento della Roma imperiale e la cinta muraria urbana più lunga, antica e meglio conservata della storia.

Walls. Le Mura di Roma. Fotografie di Andrea Jemolo

Come primo passo di un percorso di valorizzazione, per documentare e tradurre in suggestive immagini un monumento troppo spesso invisibile, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, a distanza di oltre un secolo dalle storiche campagne fotografiche otto-novecentesche, ha commissionato la prima campagna fotografica integrale sull’intero percorso delle mura, anche nei punti non accessibili al pubblico.

Tra settembre e dicembre del 2017, il fotografo romano Andrea Jemolo, maestro noto e apprezzato per la sua esperienza trentennale nel campo della fotografia di arte e di architettura, ha documentato la cinta muraria scegliendo di scattare con una macchina Sinar a lastre 10x12 cm. Grazie alla possibilità di decentramento, in grado di correggere le linee prospettiche che si restringono verso l'alto, e grazie a lunghi tempi di posa, Jemolo ha ottenuto immagini ad altissima definizione che raccontano e documentano le Mura Aureliane e il loro palinsesto di storie e di trasformazioni.

L’unicità di un pezzo di storia e di vita quotidiana

In mostra è esposta una selezione di 77 fotografie a colori in grande formato: in ogni foto, Jemolo racconta l’unicità di un pezzo di storia e di vita quotidiana. Alcuni tratti di mura si stagliano ancora solenni e solitari, altri sono stati inglobati dalla vita cittadina fatta di palazzi, cimiteri, cantieri, officine e grandi direttrici viarie, di altri tratti tenta continuamente di reimpossessarsi la natura, con arbusti, piante e rampicanti. In alcune foto, scattate all’esterno dei bastioni, si colgono le diverse tecniche utilizzate nel corso dei secoli: dai mattoni in laterizio, al tufo, ai materiali di reimpiego in marmo, mentre altre raccontano il “dentro” le mura, con scorci di camminamenti, porte, torri.

Le fotografie storiche

In un ideale confronto con le immagini realizzate da Jemolo, in mostra si possono ammirare anche circa 50 fotografie storiche selezionate dal fondo Parker, custodito presso il Museo di Roma, e 17 fotografie storiche anch’esse provenienti dall’Archivio Fotografico del Museo di Roma. Le prime sono stampe all’albumina realizzate da Carlo Baldassarre Simelli (1811 - post 1877), uno degli abili fotografi selezionati dall'archeologo inglese John Henry Parker per realizzare la sua raccolta di immagini sulla città. Durante i suoi soggiorni a Roma, tra il 1864 e il 1877, Parker arrivò a raccogliere un preziosissimo patrimonio di oltre 3.300 immagini, che raffigurano importanti costruzioni del mondo romano: si passa dalla Porta Ostiense, all’Arco di Dolabella, da Porta Metronia alle Mura del Castro Pretorio, da Porta Maggiore alla Porta Asinara, dall’Anfiteatro Castrense all’acquedotto Claudio.
 


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