Politica

8 marzo, manifesti choc di Pro Vita contro l'aborto: "Non una di meno, ma per davvero"

I camion-vela firmati dall'associazione anti abortista accendono polemiche. La consigliera regionale Pd Marta Bonafoni: "Ennesima provocazione inaccettabile"

Il camion vela di Pro Vita

Cinque camion-vela con una donna incinta, un fiocco rosa sul pancione, e la scritta "Non una di meno, ma per davvero!". In occasione dell'8 marzo, Giornata internazionale della donna, anche l'associazione anti abortista Pro Vita & Famiglia interviene e non senza polemiche. I manifesti choc apparsi in città stanno animando polemiche specie tra esponenti del centrosinistra. 

Il Tar boccia i manifesti di Pro Vita per l'8 marzo

"Provocazione inaccettabile"

"Puntuali come ogni anno tornano manifesti e gigantografie per mettere in discussione il diritto all'interruzione volontaria di gravidanza e colpevolizzare le donne che vi ricorrono" tuona la consigliera regionale del Pd Marta Bonafoni. "Quelli di quest'anno contengono anche un chiaro riferimento polemico alla battaglia di tante donne contro la violenza di genere e i femminicidi. Una scelta illogica e grave, come se le 103 donne uccise nel 2023 fossero "vite di secondo ordine". Ennesima provocazione inaccettabile".

Mi sono infiltrata a un evento di Pro Vita contro l'aborto. Ecco cosa ho visto

La replica

Da Pro Vita rapida la replica della portavoce Mariai Rachele Ruiu: "Abbiamo dato voce a tre diritti delle donne ignorati dalla propaganda ufficiale: il diritto di diventare madri senza rinunciare al lavoro e a uno stipendio dignitoso, o di preferire la maternità alla carriera senza sentirsi additate, il diritto di non abortire a causa di difficoltà socio-economiche, il diritto di nascere e non essere abortite, tanto più se solo perché donne, come avviene ancora in molte parti del mondo nel silenzio assordante della sinistra. Rispediamo al mittente gli attacchi isterici del Partito democratico". 

Il caso al Tar

Due anni fa, sempre in occasione dell'8 marzo, il Comune di Roma fece togliere all'associazione Pro Vita i manifesti per la festa della donna. Sui cartelloni campeggiava l'immagine di un feto con lo slogan: "Potere alle donne? Facciamole nascere!". Il caso finì al Tar e il tribunale diede ragione al Campidoglio, giudicando il messaggio "non rispettoso della libertà e del diritto di autodeterminazione delle donne ad abortire". 


Si parla di