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Comincia il Ramadan: Alemanno esprime i suoi auguri alla comunità musulmana

Il Sindaco Gianni Alemanno ha diffuso un comunicato per esprimere i suoi auguri a tutti i fedeli musulmani, che oggi inaugurano un mese importantissimo per la loro fede: Il Ramadan

I fedeli islamici in un momento di preghiera, all'interno della Moschea di Roma

Comincia oggi, per i fedeli della religione Musulmana il Ramadan; un mese di rigorosa osservanza del digiuno diurno che, per il carattere festivo delle sue notti, costituisce un periodo eccezionale dell'anno per i fedeli islamici in tutti i paesi a maggioranza musulmana: la sua sacralità è fondata sulla tradizione già fissata nel Corano, secondo cui in questo mese Maometto avrebbe ricevuto una rivelazione dall’Arcangelo Gabriele.

In Italia la comunità islamica conta circa 1.583.000 fedeli, secondo le stime del Dossier Statistico 2011 Caritas/Migrantes, e Roma può di certo vantarsi di essere una Capitale multiculturale, aperta alle altre religioni. Per questo il Sindaco Gianni Alemanno ha colto l’occasione per diffondere, a tutti i fedeli presenti a Roma, e nel Mondo intero, i suoi migliori auguri attraverso una nota diffusa dal Campidoglio: “Come Sindaco di Roma Capitale esprimo i miei più sinceri auguri alla Comunità Islamica della nostra città e a tutti i Musulmani nel mondo per l’inizio del mese di Ramadan. Questo tempo di digiuno e preghiera, che per i fedeli islamici rappresenta un momento significativo della loro appartenenza religiosa e della loro profonda identità spirituale, è un invito all'unità e alla concordia che auguro di cuore a tutti i musulmani e alla nostra comunità cittadina”.

Il primo cittadino annuncia anche che, come ogni anno, parteciperà all’Iftar, la rottura serale del digiuno, assieme ai rappresentanti della comunità musulmana: “Anche la nostra città, attraverso la sua Comunità Islamica, partecipa a questo evento di carattere mondiale e testimonia una volta di più la vocazione universale di Roma. E come ogni anno - prosegue Alemanno - sarà per me un onore partecipare con i rappresentanti della comunità musulmana della Capitale all'Iftar, la rottura serale del digiuno, presso la Grande Moschea. Grazie a questa accreditata istituzione è stato possibile nello scorso mese di Maggio dare vita alla prima edizione della Settimana della Cultura Islamica, evento unico in Italia che ha visto, oltre alle comunità locali, la partecipazione di significativi paesi islamici quali Marocco, Tunisia e Giordani. E' mio augurio che questa Settimana si realizzi anche l’anno prossimo entrando a far parte a pieno titolo degli appuntamenti culturali romani - ha detto ancora Alemanno. Anche per questo, ho inteso da questo mese di Ramadan ospitare anche in Campidoglio un Iftar, come già tradizione presso altre istituzioni del nostro Paese, così che si evidenzi sempre di più il forte rapporto di partecipazione che lega le rappresentanze della nostra città e quelle della comunità islamica”.

Non manca poi un elogio alla laboriosità dei fedeli islamici: “I musulmani romani contribuiscono infatti allo sviluppo economico e alle dinamiche sociali del nostro territorio in modo significativo, essendo essi una comunità operosa e collaborativa. Ma ancora di più essi permettono un arricchimento spirituale e culturale della nostra città, stimolando il dialogo fra identità e tradizioni religiose profondamente radicate. L'incontro, che purtroppo non poche volte prende le forme di uno scontro, fra identità forti, quella islamica in primis - spiega il sindaco di Roma - è oggi la vera sfida che interessa le società euro-mediterranee, dopo il fallimento dell'omologazione di una globalizzazione senza anima. I colpi di coda di un terrorismo ormai sconfitto anche dai fatti della storia, come dicono le rivoluzioni della cosiddetta primavera araba, pur con tutte le loro criticità. L'impressionante fragilità di alcuni sistemi economici e sociali di paesi europei, e anche la follia di eventi come quelli di Oslo, ci dimostrano ancora una volta la necessità di una fondazione forte della coesistenza pacifica fra popoli di sensibilità e tradizioni differenti".

Il suo comunicato si conclude poi con un occhio al futuro, con la speranza che “la vera chiave del nuovo possibile equilibrio mondiale risiede proprio nel dialogo costruttivo fra identità forti, che si rispettano in un quadro di regole comuni e condivise. Questa dinamica fruttuosa si realizza già a Roma, a dispetto di molte altre città e realtà italiane, e costituisce un vero modello esportabile e proponibile a livello nazionale e europeo. Anche per questo - conclude Alemanno - mi sento di incoraggiare i musulmani di Roma a proseguire sulla strada fino ad ora intrapresa, so anche con non pochi sforzi, e dare una volta ancora testimonianza insieme a tutte le altre comunità della nostra città di una possibile e concreta civiltà di dialogo e sviluppo condiviso. – e saluta tutta la comunità con la frase musulmana che significa ‘che il Ramadan sia generoso con te’ -  Ramadan Karim”. (fonte ANSA)

 


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