Politica

Alemanno ancora contro la Lega: "Basta provocazioni o salta il federalismo"

"Basta parlare di ministeri al Nord e dei tagli a Roma". Alemanno lo ripete ai giornali, in televisione, ai cronisti e anche in un video messaggio su Internet

"Se c'é il rispetto per Roma Capitale, si potrà andare avanti sul federalismo". A quattro giorni da Pontida, il Sindaco Gianni Alemanno, lancia il suo ennesimo avvertimento. E' "stanco", tuona, di dover fare scudo alla capitale per le continue "aggressioni e provocazioni" della Lega. E non è disposto ad accettare che la sua città diventi un "capro espiatorio", immolato sull'altare della richiesta di cambiamento che viene dagli elettori. "Basta provocazioni. Altrimenti il federalismo caro a Bossi rischia di saltare. Non è accettabile, non è pensabile che questo governo vada avanti solo in base agli ultimatum, subendoli", dice chiaro e tondo il sindaco. E ammette la responsabilità del Pdl, nell'aver fatto finora "grandi concessioni" alla Lega. Per il futuro deve valere solo il "programma elettorale", che non prevede ministeri al Nord

Alemanno minaccia di mettersi "di traverso", a partire dall’inserimento del federalismo, nonostante in esso sia contenuto pure il secondo decreto su Roma capitale. "Difenderemo il ruolo della nostra capitale fino in fondo - dice in un video pubblicato sul suo blog - Questa è la mia promessa come sindaco". Si pronuncia a riguardo anche Renata Polverini, che dice no a "invasioni di campo", la Presidente del Lazio si aspetta inoltre "un po' di buonsenso" dalla Lega, ma ribadisce di avere il "diritto e il dovere", nel caso così non fosse, di "difendere" Roma e i suoi territori
 
La guerra di affermazioni tra Alemanno e la Lega rischia di spostare gli equilibri di governo. E mira a restringere il campo delle concessioni che, in nome di quegli equilibri, il Pdl può fare all'alleato. Il Sindaco di Roma, negli ultimi tempi, si è fatto capofila della cosiddetta 'lobby' romana, che vanta tra le sue fila i parlamentari del Pdl eletti nella capitale e si batte su fronti 'penalizzanti' per Roma, come quello dei pedaggi sul Gra. Il Sindaco cerca inoltre di convogliare la schiera di chi, nel Pdl, esprime disagio e chiede cambiamento. Diversi contatti (e almeno due incontri), si segnalano ad esempio con Claudio Scajola. “Nel Pdl - ripete a gran voce Alemanno - bisogna voltare pagina e riaggregare, con un congresso, tutti coloro che sono andati via.”. Entro la fine della legislatura, chiede il Sindaco, si dovrà cambiare la legge elettorale, introducendo le primarie per il premier
 
Non manca un commento finale anche sulle riforme da attuare, a partire da quella del fisco. Un campo sul quale si concretizza una non celata vicinanza a Giulio Tremonti: "Non si possono fare gli spot elettorali - dice, dando ragione al ministro - le riforme vanno fatte seguendo una chiara strategia di sviluppo".
 

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