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Atac e Ama, centinaia di contagi tra autisti e operatori: i servizi pubblici di Roma a rischio causa Covid

Dipendenti positivi o in isolamento, la variante Omicron sferza i servizi pubblici di Roma: le aziende partecipate devono correre ai ripari per garantire operatività

La variante Omicron non risparmia i servizi pubblici di Roma. Positività e quarantene sferzano Atac e Ama alle prese con il moltiplicarsi dei contagi e dei dipendenti in isolamento: nell’azienda del trasporto pubblico romano si contano un centinaio di autisti positivi e circa duecento lavoratori in quarantena, non va meglio sul fronte rifiuti con circa duecento operatori di Ama ad aver contratto il virus e altrettanti posti in isolamento. Così trasporti e raccolta rischiano di doversi arrendere alla pandemia. 

Ama e Atac, record di contagi: trasporti e raccolta in sofferenza

Lo ha già fatto la disastrata ferrovia Roma-Lido la sera del 31 dicembre quando le improvvise positività riscontrate in due dirigenti di linea hanno portato al blocco della tratta: impossibile sostituire all’ultimo minuto tali figure professionali, così stop alle corse e caos sulle banchine. Sempre il virus ha costretto Ama a correre ai ripari, soprattutto a Roma nord dove quindici casi di Covid e altre sei persone in quarantena (oggi sono 13 positivi e 3 in isolamento ndr.) hanno messo a dura prova il sistema. La sede di Tor di Quinto ha rischiato di dover chiudere i battenti. “Nonostante questo la situazione nell’area di Fleming e Vigna Clara è ottima, abbiamo avuto qualche piccolo problema a Natale e Capodanno ma è stato tutto risolto grazie all’aiuto della società che presta il servizio per le utenze non domestiche che ha supportato il lavoro di Ama nell’attività di raccolta” - ha sottolineato il presidente del Municipio XV, Daniele Torquati. Per garantire l’adeguata copertura a Ponte Milvio sono arrivati anche gli operatori della sede di zona di Labaro e di quelle limitrofe. 

In Ama il 3% dei dipendenti positivi: "Siamo sotto livello incidenza nazionale"

La Municipalizzata intanto fa sapere che dalle ultime stime attualmente i lavoratori positivi al virus si attestano intorno al 3%, in massima parte asintomatici. "Si tratta comunque di un dato al di sotto dell’incidenza media del virus a livello nazionale" - sottolineano da via Calderon de La Barca. "L’attenzione di AMA per la salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori è massima e sono attive tutte le misure possibili per tutelare la comunità di lavoratori dell’igiene urbana. I presidi di sicurezza vengono adeguati di pari passo con l’evolversi dell’emergenza sanitaria in modo, da un lato, di ridurre il rischio preservando la salute e la sicurezza dei lavoratori e, dall’altro, di garantire la continuità del servizio. In AMA non sussistono motivi di allarme". 

Atac, 100 autisti positivi e 200 in isolamento: “Ma servizi garantiti”

Ma il potenziale aumento dei contagi, non è un mistero, preoccupa. Il Lazio da oggi è passato in zona gialla. “Teniamo sotto stretto controllo l’evoluzione del quadro epidemiologico, ma i servizi sono coperti” - assicurano da Atac. Dopo settimane di proteste e braccio di ferro sui bus sono tornate le “catenelle”, ossia quei cordoni che nella parte anteriore della vettura separano l’autista dall’utenza, spesso accalcata oltre i limiti. Inoltre l’azienda ha iniziato la distribuzione delle mascherine Ffp2, obbligatorie anche per i passeggeri dei mezzi pubblici fino al 31 marzo, giorno di fine dello stato d'emergenza. 

“E’ chiaro che c’è un’oggettiva difficoltà nel far fronte ad un virus che si propaga con questa velocità creando problemi in termini di garanzia del servizio, tuttavia i protocolli sono questi e le regole vanno rispettate a tutela dell’intera collettività” - ha detto a RomaToday Eugenio Stanziale della Filt Cgil. 

Sindacato che tramite il segretario, Natale Di Cola, chiede il ricorso allo smartworking ove possibile. “Un’opportunità che, se ben organizzata, oltre ad essere efficace per l’azienda può dare una mano anche al Paese” - ha detto Di Cola ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus. “In un Paese dove 1 milione di persone sta a casa col covid parliamo di una situazione che inevitabilmente investe tutti i servizi. E’ ovvio - ha aggiunto in riferimento al comparto dei trasporti - che in aziende con grandi numeri i problemi ci sono. Però vorrei ricordare che nel Lazio abbiamo uno dei tassi di vaccinazione più alti e questo - ha dichiarato ottimista - ci permetterà di avere una situazione migliore nelle prossime settimane”.

Sciopero trasporto pubblico a Roma il 14 gennaio

Intanto il 14 gennaio sarà sciopero del trasporto pubblico: tra le questioni in ballo - oltre quelle del contratto, dell’organizzazione del lavoro e del futuro di Atac - anche “il ripristino delle misure di salvaguardia a sicurezza dei lavoratori esposti al rischio contagio”, lavoro agile, flessibilità orarie e la convocazione del comitato Covid-19. Per bus, metro, tram e treni sarà il primo stop di protesta dell’anno. 


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