Politica

Atac, il concordato e l'allarme dei fornitori: "Stop a biglietti e tornelli"

Lo riporta La Repubblica: "Presto stop alla consegna dei titoli di viaggio"

Atac ha smorzato a più riprese, nel corso degli ultimi giorni, i campanelli d'allarme pubblicati sulla stampa. Ma dopo l'accelerazione ingranata dal Campidoglio verso la strada del concordato preventivo in continuità, la cui richiesta è stata avanzata ufficialmente lunedì dalla municipalizzata, gli occhi di tutti sono puntati sulla tenuta dei servizi ordinari dell'azienda. Il bilancio 2016 è stato chiuso con 212,7 milioni di perdite e un debito monstre da 1,3 miliardi di debiti. Di questi, 275,5 milioni di euro sono verso i fornitori. Dal recupero su strada dei bus guasti alla pulizia degli impianti di depurazione, le società che hanno in appalto servizi essenziali per l'azienda, alle prese ormai da mesi con i ritardi biblici dei pagamenti di Atac, sono in fibrillazone. 

SI FERMANO I TORNELLI - L'ultimo allarme è scattato in merito al funzonamento dei tornelli e nelle macchine emettitrici di biglietti. Servizi che, in "un orizzonte temporale brevissimo", potrebbero fermarsi con pesanti conseguenze nelle maggiori stazioni. Lo scenario preoccupante viene descritto da La Repubblica: "La Mecstar (società che stampa i titoli di viaggio)interromperà tra pochi giorni le consegne" scrive Daniele Autieri. "La Sipro, azienda che gestisce le macchine emettitrici di biglietti (Meb), ha interrotto il caricamento di nuovi titoli e lo svuotamento del denaro cash depositato nelle apparecchiature". E ancora: "Il consorzio responsabile della manutenzione ai tornelli, che permette ad Atac di calcolare con precisione gli incassi, ha accorciato i tempi previsti per l'interruzione". Conseguenze: possibili "mancati incassi per milioni di euro" in pochi giorni. 

LA REPLICA DI ATAC - "Atac garantirà tutti i servizi nelle stazioni metro, dalla manutenzione dei tornelli a quella delle emettitrici dei biglietti" la smentita. "L'azienda infatti è in costante contatto con i fornitori per individuare le soluzioni più efficaci per coniugare le loro aspettative con le esigenze del servizio. Diversamente da quanto riportato dalla stampa, non esiste alcuna emergenza relativa alla disponibilità di biglietti e sono stati già individuati i modi per assicurare la continuità delle forniture.
Atac ricorda che l'azienda è impegnata in un percorso di risanamento che servirà proprio a dare soluzione definitiva alle proprie criticità. Creare costantemente allarme sociale sulla base di informazioni stampa incomplete o addirittura errate è inutile oltre che dannoso, non solo per Atac, ma per il servizio di trasporto e, in ultima analisi, per i cittadini". 

CONTROLLI A RISCHIO - Nei giorni scorsi era stata la volta degli addetti alla sicurezza. A chiedere il pagamento degli arretrati la consorziata di Italpol, la 'Mib security and service' che, in mancanza di pagamento da parte di Atac, si è detta costretta a sospendere i servizi "compreso quello delle unità cinofile per i controlli antiterrorismo" nelle stazioni metro più sensibili. Il servizio svolto dalle unità cinofile "è solo uno degli strumenti impiegati quotidianamente dalla Security aziendale per assicurare una cornice di sicurezza agli utenti nelle stazioni della metropolitana" la replica di Atac. "L'eventuale interruzione di questa attività sarà comunque compensata attraverso diverse ed ulteriori azioni finalizzate sempre a garantire l'attuale standard del servizio. Atac precisa che queste unità cinofile non svolgono, come è stato erroneamente riportato, compiti di antiterrorismo, che per legge spettano ad altre istituzioni. L'azienda sottolinea inoltre che la società che gestisce questa attività non ha un contratto diretto con Atac spa, ma con l'A.T.I. che fornisce l'intero servizio. Atac ricorda che il proprio dispositivo di sorveglianza prevede circa 300 turni al giorno di guardie giurate e personale non armato".


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