Politica

Minetti Vs Rauti: è bagarre nel Pdl sulle consigliere regionali

Ieri Alemanno: "Mai più Minetti nei Consigli regionali perché in questo modo offendiamo il Pdl". Oggi il coordinatore regionale del Pdl lombardo: "Alemanno ha messo sua moglie nel Consiglio regionale. Stia zitto". E scoppia la polemica

Le donne in politica sono spesso argomento di polemica e dibattito, e a volte anche molto acceso, come nel caso del problema "quote rosa" all'interno della Giunta comunale del Campidoglio. Adesso, il Pdl sembra spaccarsi per due donne: la Minetti contro la Rauti. E' come dire: Milano contro Roma. E' di ieri la dichiarazione del sindaco Alemanno: "Mai più Minetti nei Consigli regionali perché in questo modo offendiamo il Pdl e Silvio Berlusconi". E scoppia la bagarre. Arriva immediata e piccata la risposta del coordinatore regionale del Pdl della Lombardia, Mario Mantovani, a difesa della consigliera regionale: "Alemanno non è titolato a fare quelle osservazioni: nel listino della Regione Lazio ha messo sua moglie, Isabella Rauti. Per cui stia zitto". Secondo Mantovani, la Minetti "fa bene alla Lombardia", essendo una consigliera "di tutto rispetto", perché è "laureata con il massimo presso l'Università di Milano". E' stata scelta in Regione "per le sue competenze nelle professioni della sanità". Competenze a parte, sembra però che la consigliera ami far parlare di sé: alcuni giorni fa infatti è stata fotografata in giro per le strade di Milano con indosso una maglietta che recitava: "Senza t-shirt sono ancora meglio". Una scelta di stile che spinge Mantovani ad ammettere che "forse era inoppotuna. Sono frasi che si scrivono sulle magliette, ma il fatto che la portasse lei era inadeguato".

Le reazioni da Roma non si fanno attendere. Pronta la risposta del sindaco Alemanno che sceglie Facebook per difendere la moglie. "Paragonare Isabella Rauti a Nicole Minetti è un atto di demenza che si commenta da solo". Il messaggio ha già avuto l'approvazione di circa un centinaio di utenti della rete oltre a una trentina di commenti. Secondo il Primo cittadino, il paragone con la consigliera lombarda non regge perché "Isabella - si legge nel post - fa politica da quando aveva 13 anni ed ha un curriculum che parla da solo". Poi, il sindaco ritorna a parlare delle liste bloccate e ribadisce che "vanno abolite in tutti i casi; con le preferenze e le primarie tutti gli eletti saranno scelti dalla gente, senza candidati calati dall'alto. E le chiacchiere staranno a zero".


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