Politica

Case 'sociali' a Santa Palomba: il Comune assegna con un bando un'area di sua proprietà

I 30 mila metri quadrati rientrano nel progetto Santa Palomba Città Dinamica

Foto Facebook Luca Montuori

È stato pubblicato sul sito del Comune di Roma il bando per l’assegnazione dell’area pubblica all’interno del progetto di housing sociale di Santa Palomba, nel IX municipio, a metà strada tra Albano Laziale e Pomezia. Farà parte del progetto Santa Palomba Città Dinamica che verrà realizzato dal fondo Santa Palomba Social Housing di Cassa depositi e prestiti Investimenti sgr. Il bando ha come oggetto la concessione a titolo oneroso del diritto di superficie per 99 anni su un’area di circa 30 mila metri quadrati di proprietà di Roma Capitale, localizzata all’interno del programma urbanistico, da destinare ad alloggi sociali in locazione a lungo termine.

Venerdì è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale, sui quotidiani e sul portale di Roma Capitale. “Prosegue così l’iter per la realizzazione del programma di Social Housing a Santa Palomba” scrive il Campidoglio in una nota “che prevede quasi 1.000 nuovi appartamenti in locazione calmierata di edilizia privata a carattere sociale, di cui più della metà in locazione calmierata per 15 anni, il 15% in locazione con riscatto e il 30% in vendita convenzionata”. 

Il progetto - Mille abitazioni sociali a Santa Palomba

La presentazione delle offerte, che scadrà il 19 novembre 2018, può essere effettuata da fondi comuni di investimento immobiliare destinato a Social Housing e da cooperative edilizie e operatori economici in forma singola o associata idonei alla realizzazione del programma. L’importo complessivo posto a base di gara è di 3 milioni e 500 mila euro. La procedura sarà aggiudicata mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. A base di gara c’è lo studio di fattibilità che in origine era stato presentato da Idea Fimit, oggi Dea Capitale Real Estate sgr. In caso di esito negativo, potrà assumere l’efficacia l’impegno della sgr che ha presentato l’originario studio di fattibilità

Tra gli elementi per la valutazione delle offerte: la diminuzione del canone massimo di locazione rispetto ai valori attuali, la durata del canone calmierato, la garanzia di livelli energetici elevati con impianti a basso consumo, la qualità delle caratteristiche architettoniche, la promozione di un modello insediativo con obiettivi di sviluppo sociale, la migliore offerta dal punto di vista delle condizioni per durata e prezzo della locazione.

“Finalmente possiamo sperimentare nella Capitale un progetto importante su cui per la prima volta l'amministrazione sceglie di mettere a gara una forma innovativa di gestione del patrimonio abitativo” il commento dell’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori. Un progetto “per offrire residenze a prezzi contenuti destinati a fasce di popolazione, dalle giovani coppie agli anziani a cittadini monoreddito, che non hanno le caratteristiche necessarie per rientrare nelle graduatorie di edilizia residenziale pubblica ma allo stesso tempo non possono permettersi un alloggio a prezzi di mercato. Una forma di welfare di comunità già affermata in Europa” conclude “che ha l'obiettivo di affiancare le politiche abitative pubbliche dando risposte ad ulteriori esigenze presenti all'interno della società”.


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