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Dall'assunzione alla partecipazione alle riunioni: l'assessora Lucarelli risponde sul caso Marianera

Per la prima volta dall'arresto, l'assessora alla Sicurezza parla delle modalità con cui Camilla Marianera è arrivata nello staff di Roma Capitale

Camilla Marianera ha lavorato per l'assessorato alla sicurezza del Comune di Roma per poco meno di due mesi, partecipando a due riunioni del Cosp (il comitato per l'ordine e la sicurezza provinciale) e svolgendo attività di supporto e segreteria, senza avere mai accesso a informazioni riservate. È questo, in estrema sintesi, il report che l'assessora capitolina con delega alla Sicurezza, Monica Lucarelli, ha fatto in commissione trasparenza, esponendo per la prima volta per filo e per segno il suo rapporto con la 29enne arrestata lo scorso 14 febbraio con l'accusa di corruzione. 

L'arresto di Camilla Marianera e i rapporti con l'assessorato alla Sicurezza

Un passo indietro: Camilla Marianera, praticante avvocata, è stata arrestata insieme con il fidanzato Jacopo De Vivo al termine di un'inchiesta partita a inizio 2022 riguardante presunte tangenti elargite a personale dell'ufficio intercettazioni della procura di Roma per passare informazioni a esponenti della criminalità organizzata. Una "talpa", insomma, che per un periodo ha lavorato anche per l'assessorato alla sicurezza di Monica Lucarelli, avendo potenzialmente "la possibilità di attingere notizie sensibili rispetto agli sviluppi di attività criminali", come è stato scritto nell'ordinanza di arresto.

Inevitabile, dunque, che il lavoro svolto per l'assessorato di Lucarelli sia finito al centro di ripetute richieste di chiarimenti e delucidazioni, cui l'assessora ha risponso nel corso di una apposita commissione garanzia e trasparenza, presieduta da Federico Rocca di Fratelli d'Italia.

Come è stata assunta Camilla Marianera e quali controlli sono stati effettuati

Nel corso della commissione, l'assessora Lucarelli ha ripercorso le fasi dell'assunzione di Marianera, specificando l'inquadramento e le modalità con cui sono stati effettuati i controlli prima di procedere con il contratto: "La dottoressa Camilla Marianera è stata assunta con rapporto di lavoro a tempo pieno e determinato ex articolo 90 del decreto legge 267 del 2000 con il ruolo di collaboratrice nell’ambito dello staff del mio assessorato - ha detto Lucarelli - già da ottobre stavo selezionando un profilo, la funzione era quella di supporto alle attività di segreteria connesse alla nuova delega alle politiche della sicurezza. Serviva qualcuno che nello staff seguisse le attività di supporto di segreteria rispetto a questa tematica". A introdurre Marianera a Lucarelli, una persona dello staff dell'assessorato che oggi "ha deciso di dimettersi, vista la situazione, e di cui ho accettato a malincuore le dimissioni".

L'assessora ha spiegato che la ricerca era orientata a trovare "persone giovani e giovani laureati in giurisprudenza e scienze politiche", e che "il curriculum della dottoressa Marianera è stato valutato sulla base di formazione universitaria e della esperienza lavorativa". La 29enne possiede una laurea magistrale in giurisprudenza ottenuta all'università Niccolò Cusano, e ha lavorato da ottobre 2019 a marzo 2022 come praticante in un noto studio di avvocati penalisti dei Parioli: "Erano elementi sufficienti per un inquadramento nell’ambito della segreteria di staff", ha chiarito Lucarelli. Che il 9 novembre ha inviato una richiesta di assunzione al direttore delle risorse umane per avviare i controlli sulle autocertificazioni e procedere poi con un contratto da funzionario di categoria D, a tempo pieno ma determinato, con retribuzione lorda di 48.000 euro l'anno.

Dai controlli effettuati, ha proseguito Lucarelli, sono stati verificati sia il possesso del titolo di laurea sia l'assenza di carichi pendenti: "Al momento dell'assunzione era una persona incensurata - ha sottolineato l'assessora - Ho effettuato a titolo personale verifiche informali sui social e sui motori di ricerca, senza che emergesse nulla di allarmante". Il 15 dicembre del 2022, con la delibera di giunta 410, Marianera è stata quindi assunta, e il giorno successivo ha firmato il contratto.

Cosa faceva Camilla Marianera per l'assessorato alla sicurezza

Quello dell'attività svolta da Marianera durante i due mesi di lavoro presso l'assessorato è il tema più delicato affrontato da Lucarelli, proprio per la possibilità di accesso a informazioni sensibili e per iniziali dichiarazioni secondo cui non avrebbe partecipato ad alcuna riunione del Cosp.

L'assessora ha chiarito che sino al 15 dicembre la 29enne "ha effettuato sporadicamente delle ricerche e degli approfondimenti e mandato un po’ di documentazione", e che "non è stata oggetto di alcun atto di delega che la autorizzasse a partecipare al Cosp. Quando ha partecipato lo ha fatto con me, con il capo di gabinetto, il consigliere Stancanelli, o con la direttrice del dipartimento sicurezza e cybersecurity, dottoressa Diomede, ma non in autonomia e non con delega".

Le partecipazioni ai Cosp

Sul fronte delle partecipazione a riunioni del Cosp - questione delicata, viste le iniziali dichiarazioni dell'assessora - Lucarelli ha confermato che Marianera era presente a quella del 28 dicembre "in cui si parlava del concertone di Capodanno", e a quella del 31 dicembre relativa ai funerali di Papa Ratzinger. In entrambi i casi, ha detto, lei era assente. Marianera ha inoltre partecipato a un sopralluogo tecnico in via Candoni, che aveva come oggetto i lanci di sassi contro alcuni mezzi Atac, ma non ha mai avuto accesso a informazioni riservate.

"Le informazioni con cui è entrata in contatto lei come altre persone dello staff dell’assessorato sono unicamente quelle inviate dalla prefettura o dalla questura a mezzo protocollo, non riservate - ha detto Lucarelli - se ci fossero comunicazioni di carattere riservato arrivano a me, e alla mia posta accedo solo io e non ci sono delegati, e alla direttrice del dipartimento sicurezza urbana e cybersecurity o al gabinetto del sindaco, che poi stabilisce a chi far arrivare informazioni".

L'assessora ha quindi parlato del verbale di un'altra riunione, datata 27 gennaio, nel quale invece si legge il nome della praticante avvocato tra i presenti, senza l'assessora, con argomenti delicatissimi come occupazioni abusive, censimenti, alloggi popolari vuoti all'ordine del giorno: "In quei tre giorni in cui non c’ero ci sono state due riunioni - ha chiarito - il verbale cui si fa riferimento non è relativo a un Cosp, ma a una riunione riguardante lo stato di avanzamento degli argomenti trattati, e non c’erano informazioni riservate. Il tema può sembra riservato, ma non c’erano in quel caso, in caso contrario non sarebbe stata una riunione aperta. Questura e prefettura fanno tutte le verifiche del caso, ancora più di quante ne possiamo fare noi per ovvi motivi di competenze e deleghe".

Le ramificazioni dell'inchiesta nell'assessorato

Nel corso della commissione è stato anche chiesto se altri membri dello staff dell'assessorato sono stati coinvolti nell'inchiesta. Lucarelli ha negato, chiarendo che "il giorno dell’arresto c’è stata una perquisizione effettuata dai carabinieri solo nella postazione di lavoro della dottoressa Marianera, che divideva la stanza con altre tre persone. Quando mi è stata notificata la richiesta di perquisizione ho dato la mia massima disponibilità, e ci è stato comunicato che nessuna persona dell’assessorato risultava iscritta al registro degli indagati. La dottoressa Marianera è stata soggetta a intercettazioni telefoniche e pedinamento per gran parte del 2022, quindi da prima che venisse a lavorare da noi, e non risulta agli atti in nessun modo un coinvolgimento di chiunque lavori nell’assessorato. Le motivazioni per cui si è giunti all'arresto sono esterne allle attività che svolgeva all’interno dell’assessorato".


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