Politica

Centro commerciale Maximo, interviene il TAR: lo shopping center può aprire

Il Tar del Lazio ha accolto le richieste della Parsec 6, proprietaria del Maximo. Il Comune è chiamato a collaborare “per consentire la più celere apertura del Centro Commerciale”

La data dell’inaugurazione è saltata, ma l’apertura del centro commerciale Maximo si prospetta più vicina. Il Tar del Lazio è intervenuto nel merito di una vicenda complessa, accogliendo le richieste della Parsec 6, la proprietà dello shopping center.

Perchè è slittata l'apertura

Il nuovo mall di via Laurentina, con i suoi 65mila metri quadrati di superificie e le 170 unità commerciali, non ha aperto nella data che era stata inizialmente annunciata, il 29 ottobre, perchè non sono state completate le opere pubbliche previste nella convenzione urbanistica. Per questo il Campidoglio, ritenendo responsabile Parsec 6 del mancato rispetto della convenzione, non ha finora concesso i collaudi ed i titoli autorizzativi necessari ad avviare l’attività del centro commerciale. 

Le opera più attesa, nella convenzione la nr 34, non è stata completata. Si tratta di una piazza pubblica con parcheggi interrati, la cui edificazione chiama in causa due soggetti: Parsec 6 ed Immobildieci. L’opera infatti insiste su più comparti ma quello di proprietà esclusiva della co-lottinante Immobildieci, non è stato realizzato. 

Le responsabilità 

Originariamente la convenzione urbanistica, stipulata nel 2008, prevedeva che per la realizzazione delle opere pubbliche fossero responsabili in solido tutte le società che l’avevano sottoscritta. Dunque qualora un’azienda non avesse rispettato gli accordi, ne sarebbero state considerate responsabili tutte. Roma Capitale, ed è questa l’obiezione di fondo che le viene mossa dalla Parsec, è rimasta legata a quest’impostazione. Perchè, se era vera in passato, nel corso del tempo sono sopraggiunti dei cambiamenti di cui il Comune non avrebbe adeguatamente tenuto conto.

Cos'è cambiato nella convenzione

Nel 2008, il soggetto attuatore della convenzione urbanistica era unico ed era stato individuato in Parsitalia SPA. A quell’azienda, di proprietà della famiglia Parnasi, era subentrata Parsec 6 “senza che  le altre lottizzanti - si legge nel testo del TAR - rinnovassero nei suoi confronti il mandato collettivo, necessario a poter eseguire tutte le opere collettive in nome e per conto di tutte le proprietà, acquisendone le relative aree”. In definitiva oggi, se Immobildieci non ha completato le opere nel suo comparto, non può esserne considerata responsabile Parsec 6. L’azienda proprietaria di Maximo, ha tuttavia dichiarato l’intenzione di voler completare l’opera pubblica. Ma in sostanza deve essere messa nella condizioni di farlo. E qui entra in gioco il TAR.

Primark e non solo: le attività commerciali del Maximo

L'intervento del TAR

Cosa cambia, con l’intervento del Tribunale amministrativo? Il TAR ha riconvocato le parti per il 14 dicembre. Nel frattempo però ha stabilito che  Roma Capitale dovrà adottare “tempestivamente ogni provvedimento utile ed opportuno che sia finalizzato a cooperare con la ricorrente (Parsec 6 ndr)  per consentirle la più celere apertura del Centro Commerciale, in pendenza del completamento dell’opera opera 34”. Significa che il Comune deve prendere posizione, anche nei confronti dell'altra azienda, la Immobildieci, per consentire a Parsec di completare la piazza ed i parcheggi. “Nelle more delle definizione di tutti gli adempimenti amministrativi che dovranno essere posti in essere entro 30 giorni - ha sintetizzato la proprietà - il centro commerciale può aprire” .

Le contrapposte esigenze

Quella del TAR è una decisione salomonica che  cerca di tenere insieme due esigenze. Vuole evitare "rilevanti istanze risarcitorie di notevole entità” da parte delle 170 attività commerciali presenti nello shopping center. Ed al tempo stesso“lascia impregiudicato l’effettivo completamento della convenzione”. Ora il Comune dovrà convocare “immediatamente” una Conferenza dei Servizi ed ha trenta giorni di tempo per farlo. Dopodichè le parti saranno riconvocate, per la Camera di Consiglio, prevista per il 14 dicembre. Il TAR imprime un’accelerazione sulla vicenda. Si avvicina l’apertura del Maximo. 


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