Politica

Giuseppe Conte non correrà per le suppletive a Roma: smentita la candidatura per il collegio di Primavalle

Il nome dell'ex presidente del Consiglio era in discussione per il collegio Lazio 1 – 11, ma l’"avvocato del popolo" smentisce

La querelle su Giuseppe Conte candidato alle elezioni suppletive in un collegio di Roma Capitale è durata un weekend: doveva essere la mossa dell’arrocco, con Enrico Letta candidato a Siena nel collegio lasciato libero da Pier Carlo Padoan e l’ex presidente del Consiglio in corsa nel collegio di Primavalle. Sul Corriere della Sera in edicola il 7 giugno, l’avvocato del popolo si schermisce: “Mai pensato”.

"Mi farebbe davvero molto piacere restituire quello che Roma mi ha dato. Ma non posso assumere con i romani impegni che non potrei mantenere. Devo dedicarmi a tempo pieno alla ripartenza del Movimento", spiega l’ex presidente del Consiglio al quotidiano di via Solferino. Il collegio in questione è stato lasciato libero dalla deputata Emanuela Claudia del Re che è stata nominata inviata speciale dell’Unione Europea per il Sahel e si è dimessa dalla Camera dei Deputati. Comprende parti rilevanti dei municipi XII, XIII e XIV di Roma Capitale, come i quartieri Torrevecchia, Primavalle, Battistini, Trionfale, Pisana, Corviale, Bravetta, Casetta Mattei e Casalotti.

OPINIONI - L'equivoco Virginia Raggi e l'alleanza giallorossa

In questo collegio nel 2017 il M5S era arrivato primo eleggendo appunto una deputata, il centrodestra secondo e il PD terzo. Sommando i due elettorati giallorossi, la vittoria per Conte poteva essere anche ipotizzabile. Senonché un sondaggio diffuso da Youtrend nella giornata di venerdì 4 giugno aveva sparso più di un dubbio sulla solidità della corsa: giallorossi e centrodestra correrebbero praticamente appaiati, con percentuali reciproche del 46% e poco più, ben all'interno del margine di errore.

Su Il Tempo Francesco Storace, editorialista della destra romana, già presidente della Regione Lazio, vicedirettore del quotidiano di piazza Colonna e indipendente vicino (ma critico) a Fratelli d’Italia, sibila: “Eravamo stati facili profeti. Per gli affari suoi Giuseppe Conte resta un abile calcolatore e ha capito che non avrebbe ricavato un risultato utile nel collegio romano per la Camera di Primavalle, dove si voterà a ottobre in coincidenza con le comunali della città. Il governo Raggi è una tomba per chiunque si candidi sotto le insegne pentastellate e certo non sarebbe possibile un’intesa col Pd, che è pure devastato dalle ambizioni territoriali con le primarie per tentare di conquistare il seggio”. Secondo Storace, si tratta di una “fuga”. 


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