Politica

Coronavirus, l'appello della Sindaca: “Non andate nei parchi, state a casa”

L’invito della Sindaca a rispettare le prescrizioni, restando a casa anche se fuori c’è il sole. Raggi: “In questo momento ogni sforzo, ogni rinuncia, è fondamentale”

Caffarella, immagine di repertorio

Da quattro giorni sono moltissimi i romani che hanno cambiato le proprie abitudini. Lo fanno per rispettare le prescrizioni contenute nel DPCM con il quale si mira a contenere gli effetti del Coronavirus

Parchi e giardini chiusi

Nell’ottica di limitare i contatti e, di conseguenza, i possibili contagi, dalla giornata di sabato 14 marzo, la Sindaca ha disposto anche la chiusura dei parchi e dei giardini pubblici. Una prescrizione che, con l’approssimarsi della primavera, si fatica a rispettare. Ma che, non di meno, va accettata. 

Una giornata primaverile

“Oggi Roma si è svegliata illuminata da un bellissimo sole. Proprio per questo motivo voglio lanciare un appello a tutti: rispettiamo le regole! Non affolliamo i parchi e restiamo a casa -  ha ricordato su facebook la Sindaca - In questi giorni difficili abbiamo dovuto cambiare le nostre abitudini. Noi cittadini abbiamo reagito bene, restando in casa per evitare la diffusione del coronavirus”.

Indice puntato contro i furbi

Le prescrizioni, già fornite tramite un’apposita ordinanza, non hanno evidentemente persuaso tutti i romani a rimanere nelle proprie abitazioni. "Da ieri i parchi e le ville di Roma sono chiusi ma c'è qualcuno che non rispetta questo divieto – ha dichiarato Raggi - Sbaglia, perché mette a rischio la vita degli altri e dei suoi cari. Qualche cretino, lo definisco così, ha violato le regole pensando di essere più furbo degli altri”.

L'appello a restare a casa

Niente aree verdi, anche se c’è il sole e le temperature cominciano ad alzarsi. “Faccio un appello a tutti: non andiamo nei parchi, rispettiamo le prescrizioni e restiamo a casa. In questo momento delicato – ha ribadito la Sindaca -  ogni sforzo, ogni rinuncia, anche la più piccola, è fondamentale. Evitiamo assembramenti, evitiamo i contagi”.
 


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