Politica

Vertenza Cup Lazio, mercoledì il Consiglio Regionale Straordinario. Giovedì e venerdì lo sciopero

Si discuterà in Regione al fine di evitare il declassamento dei lavoratori del centro prenotazioni della Regione Lazio a seguito del cambio appalto, programmato intanto uno sciopero dai sindacati

Orario di lavoro ridotto, stipendi decurtati e nuovi contratti penalizzanti: queste le conseguenze del cambio di appalto dei servizi estrernalizzati dei centri di prenotazione Cup delle strutture sanitarie del Lazio. Ad essere coinvolti circa duemila lavoratori.

Dopo una prima mobilitazione avvenuta il 10 Settembre, davanti la sede dell'amministrazione Regionale in cui i lavoratori delle cooperative sociali e delle società che gestiscono i servizi di prenotazione hanno protestato a salvaguardia dei loro diritti relativi ai livelli occupazionali e retributivi, si era giunti a un accordo tra sindacati e Regione Lazio, in cui quest'ultima si era impegnata per procedere nel più breve tempo possibile al raggiungimento di accordi sindacali con le società subentranti.

Consiglio Regionale Straordinario

Il 7 Novembre, a distanza di quasi due mesi in cui nulla si è mosso, il gruppo consiliare di Fratelli d'italia ha richiesto in proposito un Consiglio Regionale Straordinario, la finalità è contribuire all'esito positivo dell'accordo tra regione e sindacati.

" Vogliamo scongiurare il declassamento professionale e umano dei dipendenti del Cup che, alla firma del nuovo contratto, conseguente al cambio di appalto per la gestione dei servizi, rischiano il posto di lavoro, o comunque una forte contrazione degli orari, con riduzioni fino a 200 euro sugli stipendi già magri.  La nostra preoccupazione è accentuata dal fatto che il nuovo l’appalto non prevede nessuna clausola di salvaguardia, nonostante gli accordi sindacali. Chiediamo pertanto che il Consiglio Regionale ricominci a discutere della possibilità di internalizzare i dipendenti e i servizi, al fine di tutelare i lavoratori e conseguire maggiori risparmi” hanno affermato in una nota congiunta gli esponenti di Fratelli d'Italia alla Regione Lazio Fabrizio Ghera, capogruppo e i consiglieri Giancarlo Righini e Chiara Colosimo

Lo sciopero

Intanto  l'8 e il 9 novembre è annunciato uno sciopero davanti alla sede del Consiglio Regionale del Lazio dei dipendenti  delle societa' che gestiscono in appalto i servizi Cup-Recup-servizi amministrativi delle Aziende Sanitarie e ospedaliere della Regione Lazio. "La giunta Zingaretti continua a non comprendere quanto stanno rivendicando da oltre due mesi i lavoratori del sistema sanitario della Regione Lazio, precari da decenni", ha dichiarato Domenico Teramo, rappresentante dei Cobas del Lavoro Privato di Roma.

I lavoratori rivendicano con lo sciopero la necessità di un confronto diretto, finora negato, con Nicola Zingaretti, in qualita' di presidente della Regione Lazio, nonche' Commissario ad acta per la Sanita' del Lazio. " Anche la Pubblica amministrazione deve rispettare la Costituzione italiana e le leggi in tema di diritti dei lavoratori," ha continuato con vigore Domenico Teramo sostenendo che "Tutti gli appalti dei servizi Cup-Recup-amministrativi nelle strutture sanitarie pubbliche della Regione Lazio devono essere azzerati e rivisti in modo da garantire tutele e dignità per tutti coloro da anni svolgono la propria attività discriminati e sottopagati, assicurare una reale stabilizzazione attraverso un percorso di internalizzazione, il riconoscimento della continuità contrattuale e delle tutele dell'art. 18 ante riforma Jobs act, il mantenimento dell'orario di lavoro contrattuale dei singoli lavoratori, il corretto inquadramento professionale".


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