Politica

La discarica di Falcognana infuoca il consiglio: bocciate le mozioni contrarie

L'aula capitolina non ha approvato i documenti presentati dall'opposizione contro la realizzazione dell'invaso. Domani vertice di Comune, Provincia e Regione con il Prefetto

E' sempre più aperta la partita della discarica di Falcognana e il via libera dalle istituzioni sembra sempre più vicino. Il consiglio comunale capitolino non ha approvato le tre mozioni presentate dai consiglieri del Pdl, del Movimento cinque stelle e dalla lista Marchini che chiedevano all'aula di opporsi formalmente all'approvazione dell'invaso sull'Ardeatina.

In aula anche l'intervento del presidente del nono municipio Andrea Santoro che di fronte ai consiglieri presenti e al sindaco Marino si è appellato alle “scelte condivise” dimostrandosi disponibile nella giornata di domani ad analizzare le carte relative alla proposta di Sottile insieme all'assessore Marino. Un intervento che non è piaciuto al vicepresidente del consiglio municipale Massimiliano De Juliis (Pdl) che ha denunciato il fatto che “il presidente ha cambiato idea e un documento che è stato approvato all'unanimità dal consiglio municipale in cui si esprimeva una netta contrarietà alla realizzazione dell'invaso è stato respinto da questa assemblea”.

LA PROTESTA DI DE JULIIS: GUARDA IL VIDEO

Insomma, l'emergenza rifiuti continua a scaldare l'estate della politica romana che in queste ore dovrà prendere una decisione quasi storica: scegliere la localizzazione dell'invaso che permetterà di chiudere quella che è ormai conosciuta come la discarica più grande d'Europa, Malagrotta. L'amministrazione Marino prende tempo. La discussione in aula è stata introdotta da una breve relazione dell'assessore all'Ambiente, Estella Marino, che ha confermato quanto affermato ieri dal sindaco: "Abbiamo ricevuto ieri la relazione del commissario Sottile" ha spiegato. “Vogliamo avere il tempo di leggere le carte e verificare i materiali con l'obiettivo di garantire la salvaguardia dell'ambiente e della salute dei cittadini”. E proprio i comitati cittadini hanno manifestato per tutto il pomeriggio fuori da Palazzo Senatorio per far sentire la propria voce contraria annunciando per domani una nuova mobilitazione.

Poi la discussione tra i consiglieri. L'opposizione prova a obbligare la maggioranza di centrosinistra di fronte a una scelta scomoda. La maggioranza si fa forza dei cinque anni appena passati per attaccare e indebolire le posizioni dell'opposizione, in particolare del centrodestra al governo nella passata legislatura: “L'emergenza è stata creata giorno dopo giorno in 5 anni da Alemanno” afferma il consigliere Pd Athos De Luca.
 
Il capogruppo del Movimento cinque stelle, Marcello De Vito, evita qualsiasi polemica politica e si sofferma sui motivi 'tecnici' della sua opposizione al sito di Falcognana: "Sull'area insistono diversi vincoli ambientali e paesaggistici, è soggetta a numerose interazioni pericolose di esalazioni gassose di acido solfidrico dal  sottosuolo ed è collocata in un punto di difficile accesso” spiega all'aula.

L'ex vicesindaco Sveva Belviso invece attacca le “promesse elettorali non mantenute” di Ignazio Marino ma si prodiga in un appello bipartisan all'unità contro la realizzazione della discarica in quel quadrante.

Gianni Alemanno invece rispolvera una sua vecchia proposta: realizzare la discarica ad Allumiere, nei pressi di Civitavecchia, secondo l'ex sindaco un'area “lontana dai centri abitati, servita dalla ferrovia che lo collega a Roma e di proprietà del ministero della difesa”, oggetto di un precedente accordo con l'allora ministro alla Difesa Ignazio La Russa. Nel frattempo, “i rifiuti possono essere buttati nella discarica di Bracciano e in quella di Colleferro”. Per Alemanno, “l'amministrazione era a conoscenza della proposta di Sottile almeno dal 25 giugno”.

Inoltre, secondo il capogruppo della lista Cittadini per Roma non è vero che la proprietà del sito sull'Ardeatina è contraria a trasformare l'impianto che attualmente smaltisce solo rifiuti pericolosi. La prova, per Alemanno, consiste nel fatto che la “società Ecofer ha già presentato in Regione, nel mese di giugno scorso, la richiesta di integrazione e ampliamento dei codici Cer autorizzati con l'inserimento anche dei codici relativi ai rifiuti prodotti dal trattamento meccanico. La richiesta è stata motivata dalla società con la necessità di trattare ulteriori rifiuti aggiuntivi rispetto a quelli già autorizzati” ha dichiarato Alemanno.

L'unica mozione approvata è quella presentata dalla maggioranza (Pd e Sel) con la quale si è chiesto l'azzeramento dei vertici Ama, la discussione di un nuovo Piano Industriale, l'individuazione di un nuovo sito per il post-Malagrotta, l'impegno a chiedere al ministero dell'Ambiente fondi straordinari per la corretta attivazione del ciclo dei rifiuti nella Capitale.

E proprio sul ciclo dei rifiuti intrapreso che ha espresso la propria perplessità l'ex consigliere regionale e presidente dei Verdi del Lazio Nando Bonessio presente in aula Giulio Cesare. “Si scambia il trattamento meccanico biologico per un trattamento che differenzia i rifiuti quando in realtà è solo l'anticamera dell'incenerimento dal momento che quegli impianti producono Cdr” spiega. “La raccolta differenziata spinta, sostenuta da accordi con il Conai per la realizzazione di impianti per il riuso e il riciclo delle materie, è in contrasto con il trattamento di questi impianti”. Poi la polemica verso la discarica di Falcognana: “In questa situazione, quella discarica non sarà residuale”.

Domani si prospetta un'altra giornata infuocata. Il commissario per i rifiuti di Roma, Goffredo Sottile ha convocato d'urgenza una riunione del tavolo tecnico per approfondimenti sulla relazione inviata al ministero dell'Ambiente con cui indica il sito di Falcognana per il post Malagrotta. Alla riunione sono convocati i tecnici di Regione Lazio, Provincia e Comune di Roma e Ama.


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