Elezioni Roma 2016

Virginia Raggi è il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle

L'ex consigliera comunale ha vinto con il 45,5% dei voti. Staccati De Vito (35%), Stefano (9,5%), Ferrara (6%) e la Zotta (4%)

Virginia Raggi, la candidata sindaco del Movimento Cinque Stella

Sarà Virginia Raggi la candidata sindaco del Movimento Cinque Stelle a Roma. L'ex consigliera comunale ha vinto nettamente la finale delle comunarie, sbaragliando la concorrenza di Marcello De Vito ed Enrico Stefano i suoi più pericolosi concorrenti. 

Con 1.764 voti, pari al 45,5% delle preferenze, Virginia Raggi è stata scelta dagli elettori del M5S. La consigliera comunale uscente ha staccato gli sfidanti Marcello De vito, arrivato a 1.347 voti (35%), Enrico Stefano con 369 voti (9,5%), Paolo Ferrara con 233 voti (6%) e Maria Teresa Zotta con 149 voti (4%).

Su facebook Marcello De Vito, con il quale i maligni mormorano non corra buon sangue, le ha immediatamente fatto le congratulazioni: "Grazie a tutti Voi 1347 ed a tutti quelli che hanno partecipato alla votazione. Congratulazioni a Virginia Raggi, candidato Sindaco per Roma. Ora andiamo avanti tutti quanti convinti per la conquista di Roma!".

Così la neocandidata attraverso facebook: "Ci tengo a ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto e supportato, ma soprattutto gli attivisti che sono al nostro fianco, ogni giorno. Mafia Capitale ci ha dimostrato che a Roma la vera politica non la fanno i partiti, ma i cittadini romani. Quelli che si svegliano alle 5 del mattino ogni giorno e attendono ore prima che passi l'autobus che li porti a lavoro. La politica la fanno tutte quelle mamme che si fanno in quattro per trovare un asilo pubblico decente per il proprio bambino. La fanno i commercianti, i liberi professionisti, gli artigiani che pagano le tasse più alte d'Italia ricevendo servizi scadenti. La politica a Roma la devono fare i musei, i parchi, il centro storico e le periferie. Non siamo solo una città, siamo storia. E qualcuno ha provato a cancellarci, speculando sulle nostre spalle. Ora è il momento di prenderci la nostra rivincita.
Sarà un compito difficile e ne sono pienamente consapevole, ma non mi spaventa. A essere spaventati sono coloro che vogliono che resti tutto com'è. Perché non è vero che Roma non può tornare al pari di grandi metropoli europee come Berlino e Parigi, non è vero che la Capitale non può rinascere. Possiamo tornare ad essere città del mondo ed è il momento di riprenderci la nostra storia".


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