Elezioni regionali 2010

Il PD Lazio pronto a mettere sul tavolo l'ipotesi delle primarie di coalizione

Il Partito Democratico del Lazio proporrà alle forze del centro-sinistra di svolgere il 24 gennaio le primarie di coalizione per arrivare alla scelta del candidato Presidente del Lazio. Concordi sulla scelta delle primarie tutte le componenti del Partito democratico

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l Partito Democratico del Lazio è ancora al lavoro per cercare di dare volti e nomi per le prossime elezioni regionali. Ieri dalla riunione dell'ufficio politico regionale del partito è arrivata una proposta che sembrava ormai accantonata da tempo: lo svolgimento delle primarie di coalizione.

Ovviamente l'idea delle primarie dovrà essere accolta anche da tutte le altre forze politiche del centro-sinistra e già da oggi inizieranno i colloqui e gli incontri tra i dirigenti del PD e gli altri partiti come emerge dalle parole del segretario regionale Alessandro Mazzoli al termine della segreteria politica di ieri: “Da domani riprendiamo il nostro lavoro con le forze del centrosinistra  incontreremo le forze del centrosinistra a partire dai Radicali e dalla Bonino, poi tutte le altre forze. La cosa che ci sta più a cuore è l’unità del centrosinistra e la capacità programmatica che in questi anni attraverso una positiva azione di governo è stata percepita dai cittadini del Lazio”.

La data ipotizzata per le primarie è quella del 24 gennaio e ancora non si sa se il Partito Democratico si presenterà con un proprio candidato, cosa che verrà valutata in base agli incontri dei giorni successivi: “Saranno cose che valuteremo a partire dagli incontri di domani. Inizieremo con i Radicali e la Bonino, perché è una proposta che è in campo, una proposta autorevole che merita la nostra attenzione e la considerazione e anche la verifica di quelle condizioni di unitarietà della coalizione”.

Alessandro Mazzoli è intervenuto anche sulla scelta dell'UDC di affiancare la Polverini: “La scelta nazionale dell’Udc per la verità noi riteniamo sia una scelta abbastanza in contrasto con l’umore diffuso dell’Udc del Lazio che in ogni caso non preclude le possibilità di successo del centrosinistra alle prossime elezioni regionali”.

“Cinque anni fa - ha concluso - il centrosinistra vinse anche senza l’apporto dell’Udc, analogamente quest’anno, anche se diverse cose sono cambiate, siamo nelle condizioni di perseguire l’obiettivo del successo”.

La scelta di andare a svolgere le primarie sembra trovare unanime consenso in tutte le forze che compongono il Partito Democratico e dagli ex sfidanti di Mazzoli alla carica di Segretario regionale.

Ileana Argentin ha infatti espresso la sua preferenza per le primarie senza esitazioni: “Mi piace molto la candidatura di Emma Bonino,  ma il Pd non può esimersi dalle primarie, che sono state un punto molto discusso nella riunione di oggi. Mazzoli quando si è insediato aveva detto che il 24 gennaio ci sarebbero state le primarie, così deve essere. Lui è stato votato all’unanimità e aspettiamo dal segretario un riconoscimento di fiducia rispetto al modo in cui è stato eletto. Dobbiamo parlare con gli iscritti, le persone vere soprattutto i famosi under 18”.

Altrettanto determinato Roberto Morassut, capofila regionale della mozione di  Franceschini che ha affermato la necessità per il PD di selezionare anche una sua candidatura interna: "Emma Bonino è una candidatura molto seria, ma il Pd, che è un partito del 30%, deve verificare innanzitutto i suoi programmi e comunque la scelta non può essere dettata da una situazione di emergenza".

“Il metodo nella selezione delle candidature è anche sostanza - ha aggiunto - il Pd in questo momento ha il dovere comunque di pensare ad una propria proposta insieme al centrosinistra e di verificarla anche con le primarie, alle quali dovrebbe partecipare anche la Bonino. Solo così il Pd può affermare in modo corretto e lineare anche verso i propri elettori e i propri iscritti il proprio profilo riformista e popolare”.

A poco più di un mese dall'apertura ufficiale della campagna elettorale il centro-sinistra ancora non ha un nome di un candidato certo ed il Partito Democratico tenta così la carta delle primarie per tentare di slegare la matassa ed arrivare alla scelta del candidato, i giorni a seguire diranno se  si tratterà di una carta vincente o l'ennesima mossa a vuoto.


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