Politica

Expo 2030, Mattarella appoggia la candidatura di Roma davanti ai "nemici" francesi

Il presidente della Repubblica impegnato in un forum tematico in corso a Parigi dedicato all'esposizione universale

“L’Expo a Roma rappresenterà tutti i popoli della Terra”. Questa la sintesi dell’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al forum tematico “People and Territories” a Parigi. Una sponda importante e prestigiosa a favore della candidatura della Città Eterna per ospitare l’esposizione universale tra sette anni. Un appello fatto proprio in casa dei “cugini transalpini” all’interno di un evento tematico dedicato proprio all’Expo. Un appuntamento che servirà alle diplomazie, con Mattarella in testa, per cercare di scardinare la resistenza di Macron e compagni, decisi a spingere per la candidatura di Riyadh, ad oggi super favorita per l’aggiudicazione finale in programma il prossimo 28 novembre.

Roma promotrice di civiltà

L’intervento del presidente Mattarella è stato emozionante e molto sentito. Per il numero uno del Quirinale, Roma e l’Italia hanno formulato una proposta per Expo 2030 nella quale i protagonisti sono “luoghi e persone, popoli e territori, la terra e l'umanità”. Roma è “un luogo che ha saputo essere promotore di civiltà, accoglienza e dialogo con le numerose culture che nei millenni hanno arricchito la sua identità – ha detto Mattarella -un popolo, una città, un territorio che sono stati capaci di realizzare accoglienza, di produrre innovazione, di rigenerare continuamente il tessuto urbano di quella che gli storici definiscono città eterna. Un'avventura di donne, di uomini, di regnanti e gente comune, di fedi e genti, iscritta in quella che costituisce memoria preziosa per l'umanità”.

Per l’Expo Roma “offre la sua storia”, ma anche “le vicissitudini che l'hanno accompagnata”. L’Expo, con la presenza di tanti paesi, con numerosi visitatori, “ha anzitutto un messaggio: conoscersi, far crescere l'ambizione e la consapevolezza del dovere di progredire insieme, di esplorare i valori comuni alle persone e ai popoli, per sviluppare regole di convivenza capaci di rispettare la dignità di ciascuno, sotto ogni latitudine”.

Expo come crescita e innovazione

Per questo “immaginiamo che a Roma, ad essere protagonisti di Expo 2030, debbano essere solidalmente tutti i popoli della Terra, ciascuno con l'apporto delle proprie tradizioni e il frutto della propria storia – ha continuato Mattarella - le città sono state protagoniste dello sviluppo della civiltà contemporanea, mezzo di innovazione, di inclusione, di crescita e occasione di promozione. Questo è quel che vuole proporre Roma Expo 2030 e l'Italia”.

La marcia di Roma verso l’Expo 2030

L’ultimo sopralluogo degli ispettori del Bureau International des Exposition (Bie) c’è stato ad aprile 2023. La delegazione è venuta a Roma per vedere e valutare il progetto capitolino. La partita con Riyadh sembra quasi impossibile ma il sindaco Gualtieri, in più di un’occasione, ha espresso grande ottimismo sull’esito finale delle votazioni. Difficile, però, pensare di poter competere con Riyadh che, nel frattempo, ha fatto uno “sgambetto” al primo cittadino. Di recente, infatti, la Riyadh Season  è diventato nuovo sponsor dell’As Roma, con un biennale da 25 milioni di euro. Un segnale non decisivo ai fini dell’assegnazione dell’evento ma che ha evidenziato la lontananza dell’opinione pubblica romana verso Expo.


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