Politica

Elezioni III municipio, scatta l'appello per la candidatura dell'ex assessore Caudo

L'appello partito da un lungo elenco di intellettuali, da Alberto Asor Rosa a Vezio De Lucia

Giovanni Caudo

Colpo di scena nel III municipio. Giovanni Caudo, ex assessore all'Urbanistica della Giunta Marino, potrebbe scendere in campo in prima persona alle prossime elezioni del 10 giugno. Il sasso nello stagno viene lanciato da un gruppo di intellettuali: da Alberto Asor Rosa a Piero Bevilacqua, da Francesco Careri a Vezio De Lucia e Vittorio Emiliani. Tra i nomi a sostegno, anche quello dell'ex assessora alle Politiche Sociali Francesca Danese. Un appello che ha l'ambizione di far scattare una "riscossa delle forze progressiste". Di dare un segnale "dopo la grave sconfitta alle elezioni politiche del 4 marzo", e di farlo partire da Roma. Il III municipio come "laboratorio" in una città che è stata laboratorio del grillismo "con due anni di anticipo". 

Uno scatto di "responsabilità" per "ricostruire sintonia con le persone che in questi anni hanno abbandonato le forze democratiche per abbracciare i populismi". Roma "non è governata da quasi due anni" scrivono. "Per questo sentiamo la necessità e l’urgenza di mobilitarci e suscitare all’impegno civile energie e risorse presenti nel tessuto romano ma finora non pienamente valorizzate".

L'ambizione è quella di creare attorno al nome di Caudo "una grande alleanza tra la politica e le realtà associative, del volontariato culturale e sociale, comitati di quartiere impegnati per la riqualificazione e rigenerazione urbana". E i prossimi appuntamenti elettorali municipali saranno "decisivi per il nuovo laboratorio romano che vogliamo civico, democratico e progressista".  

La scelta è caduta su Giovanni Caudo, professore alla facoltà di Architettura de La Sapienza, ex assessore all'Urbanistica della Giunta Marino, 'padre' del progetto dello Stadio della Roma a Tor di Valle o della riqualificazione dell'ex caserma di via Guido Reni al Flaminio. Scrivono nell'appello: "Un urbanista, una persona matura libera e indipendente, appassionata e studiosa di tutto ciò che riguarda la città, e soprattutto la nostra città, sotto il profilo umano, economico, sociale e ambientale". E continuano: "Una persona coraggiosa che, da assessore all’urbanistica ha saputo nel breve tempo in cui ha operato, affrontare con determinazione le posizioni di rendita, da sempre una delle zavorre dello sviluppo urbano della Capitale, così come dare  alla città un patrimonio di progetti di  trasformazione urbana di notevole qualità e visione".

Il nome di Giovanni Caudo, quindi, nel tentativo di bloccare il bis di Roberta Capoccioni a piazza Sempione, in uno dei municipi roccaforte del Movimento cinque stelle. La proposta avrà però effetti immediati più nel quadro del centrosinistra che negli ultimi giorni stava costruendo le primarie per il 28 aprile. In campo c'è però solo la renziana Paola Ilari, segretaria del Pd del III municipio. La sua candidatura marcatamente renziana ha aperto una frattura con la componente 'zingarettiana' del territorio che ora potrebbe essere ben disposta a ragionare ad una candidatura unitaria attorno al nome di un ex assessore di Marino. 

Anche a sinistra, pur non avendo ancora sciolto alcuna riserva, potrebbero essere pronti a sostenerlo. Ci stanno pensando Sinistra Italiana, Mdp, Possibile ma anche quella Coalizione civica per Roma che è al lavoro per replicare il 'modello VIII municipio', dove il dem Enzo Foschi sfiderà Amedeo Ciaccheri, e sfidare il Pd alle primarie anche nel III municipio. Se la candidatura di Caudo dovesse concretizzarsi, però, il quadro potrebbe cambiare. Ne parla Gianluca Peciola, ex consigliere comunale: "La possibile candidatura di Caudo è una novità importante che non può che essere valorizzata. La sua figura porta con sé un'impronta di rinnovamento su una serie di temi strategici, dall'inclusione all'urbanistica. Caudo può metterci nelle condizioni di ragionare dentro ad uno spirito unitario". Nel pomeriggio di oggi, in programma già da giorni, una riunione di 'coalizione'. 

Di seguito l'appello integrale

III MUNICIPIO LABORATORIO ROMA

La riscossa delle forze progressiste dopo la grave sconfitta alle elezioni politiche del 4 marzo, non può non partire da Roma, una città laboratorio politico che alle ultime elezioni amministrative aveva già indicato, con due anni di anticipo, gli orientamenti della società italiana.

Di qui la necessità e la responsabilità che sentiamo di intraprendere percorsi nuovi, capaci di ricostruire sintonia con le persone che in questi anni hanno abbandonato le forze democratiche per abbracciare i populismi: a Roma sono centinaia di migliaia, soprattutto fra coloro che hanno patito di più la crisi, nella metropoli, nelle periferie urbane, sociali, economiche e culturali, non trovando nel campo del centrosinistra la propria rappresentanza politica.

I populismi unificano sul momento tante solitudini, danno rappresentanza al rancore, ma non sanno elaborare e costruire ciò di cui abbiamo bisogno ovvero una compiuta idea di città, un nuovo senso di appartenenza comunitaria, la consapevolezza di giocare una sfida collettiva che è una sfida di civiltà che porterà tutti ma proprio tutti a migliorare le proprie condizioni e la propria qualità della vita.  

Tutto questo significa governare una città e Roma, da quasi due anni, non è governata.

Per questo sentiamo la necessità e l’urgenza di mobilitarci e suscitare all’impegno civile energie e risorse presenti nel tessuto romano ma finora non pienamente valorizzate.

Per questo c’è bisogno di una grande alleanza tra la politica e le realtà associative, del volontariato culturale e sociale, comitati di quartiere impegnati per la riqualificazione e rigenerazione urbana, insomma tutta quella cittadinanza attiva e consapevole insieme alla quale è possibile riprogettare una città a misura di tutti.

Per questo i prossimi appuntamenti elettorali municipali saranno decisivi per il nuovo laboratorio romano che vogliamo civico, democratico e progressista, capace di ricostruire con serietà e autorevolezza il senso di un progetto comune, di una vera e propria comunità urbana.

Ma per raggiungere un risultato del genere ci vogliono persone credibili, capaci di tenere insieme sapere e cittadinanza, conoscenza dei problemi e sensibilità per le istanze di chi vive fuori e a ridosso del GRA.

Ecco perché per la Presidenza del terzo municipio di Roma  proponiamo il nome di Giovanni Caudo, un urbanista, una persona matura  libera e indipendente, appassionata e studiosa di tutto ciò che riguarda la città,  e soprattutto la nostra città, sotto il profilo umano, economico, sociale e ambientale, ma anche una persona coraggiosa che, da assessore all’urbanistica ha saputo nel breve tempo in cui ha operato, affrontare con determinazione le posizioni di rendita, da sempre una delle zavorre dello sviluppo urbano della Capitale, così come dare  alla città un patrimonio di progetti di  trasformazione urbana di notevole  qualità  e visione.

Questo nostro appello è rivolto a tutti coloro che sono sinceramente sensibili al futuro di Roma e vogliono, con umiltà, contribuire al riscatto della Capitale, da troppi anni umiliata e derisa, e alla rinascita di un nuovo schieramento progressista, finalmente coeso e vittorioso. 

Firmatari: Alberto Asor Rosa, Pietro Barbieri, Luigi Vittorio Berliri, Piero Bevilacqua, Jolanda Bufalini, Francesco Careri, Giuseppe Cerasa, Fabio Ciconte, Francesca Danese, Daniela De Leo, Vezio De Lucia, Vittorio Emiliani, Massimo Guidotti, Francesca Koch, Cecilia Mangini, Enzo Marzo, Stefano Mastropaolo, Rita Paris, Teresa Petrangolini, Carlo Alberto Pratesi, Livia Turco, Rita Visini, Luca Zevi
 


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