Fondi per la Metro C oltre piazza Venezia: il Governo boccia emendamento Pd-M5s
La rabbia del senatore Stefano Esposito e dei sue due colleghi penstastellati: "A pagare è Roma"
Un emendamento al decreto legge sul Fisco che svincolava i fondi per la metro C dalla realizzazione delle singole stazioni, prendendo atto dei ritardi nei tempi della realizzazione e che nelle sue pieghe di fatto permetteva di utilizzare i finanziamenti anche oltre piazza Venezia. Un emendamento che, per una volta, vedeva in commissione trasporti sulla stessa posizione Pd e M5s, con i grillini d'accordo con lo storico nemico, il senatore Stefano Esposito.
Il provvedimento nasce anche per impedire che Roma perda un finanziamento di 10 milioni di euro. "Ero riuscito a convincere il M5s che si trattava di un emendamento di buon senso. Loro, che mi vedono come il diavolo in terra, per una volta erano d'accordo con me, avendo capito che si trattava di un provvedimento positivo per la Capitale". E invece è arrivata la bocciatura che il Governo ancora non ha motivato.
Ieri era stata la senatrice Taverna a rendere nota la bocciatura, dando indirettamente una notizia. M5s, sempre accusato di essere ondivago sul futuro dell'opera, aveva accettato di votare un emendamento che portava la terza linea della metro romana oltre piazza Venezia. In una nota congiunta i senatori Taverna e Scibona spiegano: "L'emendamento estendeva i finanziamenti della metro C a tutta la tratta e non unicamente al tratto Colosseo – Piazza Venezia. Tale iniziativa nasceva per permettere una accelerazione dell’opera ed un miglior utilizzo dei fondi".