Politica

Imu alla Chiesa, Raggi frena i suoi: "Nessuno parli per il Papa"

La reazione della sindaca dopo le dichiarazioni dell'assessore al Commercio in merito a una presunta disponibilità del Pontefice sul pagamento della tassa

E' diventato un vero e proprio caso per il Campidoglio il pagamento dell'Imu al Comune da parte degli immobili commerciali e ricettivi della Chiesa. Con la sindaca Virginia Raggi costretta a raddrizzare il tiro di alcune dichiarazioni del suo assessore al Commercio Adriano Meloni che nei giorni scorsi, rilasciando dichiarazioni ad alcuni quotidiani, aveva attribuito a Papa Francesco una presunta disponibilità a iniziare a versare la tassa nelle casse Capitoline. "Nessuno può permettersi di attribuire al Papa virgolettati o dichiarazioni. Il Pontefice, quando vuole, parla autonomamente e non ha bisogno di intermediari" lo ha corretto Raggi, forse per timore di avere lo stesso trattamento riservato all'ex sindaco Ignazio Marino. 

Quel che è certo è che qualcosa bolle in pentola. Anche se un accordo vero e proprio ancora non è stato reso noto, secondo quel che si apprende tra il Campidoglio e il Vaticano se ne starebbe parlando. Lo ha spiegato anche l'assessore al Bilancio, Andrea Mazzillo: "Parliamo di un altro Stato, con cui la collaborazione e l'interlocuzione, che si muove su altri livelli, è già iniziata. C'è anche la volontà ecclesiastica di definire la situazione. Tra l'altro le norme parlano chiaro e bisogna rispettare la legge" ha spiegato nel corso della conferenza stampa di presentazione degli emendamenti al Bilancio approvati giovedì dalla Giunta. 

Intanto anche il leader del Movimento cinque stelle ha fatto sapere che appoggia la linea: "È giustissimo che il Vaticano paghi l'Imu al Comune" il suo commento.


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