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Mercati rionali, operatori in rivolta: irricevibili le proposte di Roma Capitale

Le associazioni di gestione dei servizi (AGS) dei Mercati considerano un'imposizione la convenzione imposta dal Campidoglio. Papetti: "Paghiamo troppe tasse, non la firmiamo"

Il braccio di ferro tra il Campidoglio e le AGS (associazioni di gestione dei servizi dei mercati) continua. Il volto sorridente del presidente della Commissione Commercio Andrea Coia ed il suo invito a "stringersi la mano" non ha sortito l'effetto sperato. Al contrario, ha provocato una dura reazione da parte delle associazioni di gestione dei servizi.

Un risultato contestato

Martedì 4 dicemrbe l'Assemblea Capitolina ha approvato, tra i fischi degli operatori, una mozione che porterà  ad una riduzione del canone di locazione. L'attuale sconto del 50% di cui le AGS attualmente fruiscono, sale nel 2019 al 65%.  Poi, "a partire dal 2020 si passerà a meccanismi premiali" aveva anticipato Andrea Coia. Messa così sembra una vittoria perchè ottenere uno sconto del 15 % rispetto all'anno in corso, produce un discreto risparmio . A sentire però le assocazioni che gestiscono i mercati rionali, il risultato appare a dir poco deludente.

Il costo della gestione dei mercati rionali

"Noi veniamo da due anni in cui l'amministrazione capitolina ha tagliato le risorse dei mercati del 50% – spiega Valter Papetti, coordinatore delle AGS romane – Fino al 2016 avevamo un abbattimento  che arrivava all'80%. All'amministrazione quindi corrispondevamo il 20% dei canoni ed il resto  lo trattenevamo per la gestione dei servizi in convenzione. Con quelle somme quindi andavano a fronteggiare i costi della polizza assicurativa, delle utenze, della manutenzione, della pulizia, della vigilanza". 

La crisi del settore

Dal 2017 però la situazione è mutata. "L'amministrazione capitolina, in modo unilaterale e senza averci consultato ha modificato le tariffe. Era nelle sue facoltà – riconosce il coordinatore delle quasi 50 AGS romane – però così facendo, per due anni, siamo andati incontro a pesanti sofferenze economiche". Difficoltà che si sommano ad una crisi del settore. Basta farsi un giro per i mercati rionali per constatare quante sono le saracinesche dei box che restano abbassate. Se è vero che il consigliere Coia ha dichiarato che "stiamo avviando i bandi per i posteggi rimasti liberi nei mercati con la novità della somministrazione ed il consumo sul posto", è altrattanto vero che l'ultima gara risale al 2013. E quindi  in questi anni non c'è stato quel  turn over necessario al mantenimento di un'offerta commerciale adeguata.  

La convenzione respinta dagli operatori

Ricapitolando: nel biennio 2017-2018 il canone di locazione è stato scontato solo del 50%. Nel 2020 entrerà in funzione un meccanismo di premialità che, in base ai bilanci presentati, consentirà alle AGS di ottenere tagli che vanno dall'80% al 35%. Nel 2019, l'assemblea capitolina ha deciso di porare la quota di riduzione delle tariffe al 65%. Ma la proposta di convenzione che il Campidoglio ha inoltrato alla associazioni di gestione, non è piaciuta. "In attesa che dal 2020 sia attivato un meccanismo di premialità, Avevamo suggerito, dopo due anni di lacrime e sangue, di ristabilire per l'anno prossimo il taglio dell'80% Non l'hanno accolto. Per noi  - conclude Papetti - la loro proposta è irricevibile e non la firmiamo. Siamo disposti a pagare il canone per intero:: in tal modo ci libereremo di molte seccature". Questo significa che la gestione dei mercati, dalla loro pulizia alla manutenzione, dovrà essere gestita direttamente dal Campidoglio.


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