Politica

Metro Barberini, riaperta ma solo a metà: "Una farsa. Ora Raggi pensi a rimborsi"

Depositato in aula un altro atto per chiedere forme di indennizzo agli esercenti della zona. Intanto la metro riapre, ma due scale mobili sono comunque fuori uso

Barberini riaperta ma solo in uscita

In Consiglio oggi è arrivato un altro atto sul tema: le opposizioni di centrosinistra chiedono alla giunta di accelerare sui rimborsi. Una qualche forma di indennizzo per quei commercianti che hanno perso fino al 70% di incassi con la chiusura per quasi un anno della metro Barberini. Da oggi la stazione ha riaperto sì ma soltanto a metà: delle sei scale mobili infatti due sono ancora fuori uso. Gli utenti quindi possono solo uscire e non entrare. 

Due gli accessi aperti: quelli in piazza davanti al cinema Barberini, presieduti da due operatori Atac, uno per lato, pronti a fermare gli utenti ignari che nella metro appena resuscitata si può solo uscire. Ci sono anche dei cartelli dove è scritto chiaro. E sono transennati gli accessi di via Veneto e quello all'angolo con via di San Basilio. Ma tra gli utenti, come documentato in un video dall'agenzia Dire, serpeggiano comunque rabbia e stupore. In tanti senza saperlo sono costretti a tornare a piedi a Spagna o Repubblica per imboccare la via di casa.

Mentre in Consiglio comunale la parte politica torna a chiedere un risarcimento per il tessuto commerciale del territorio. "Ho già depositato un nuovo atto in Aula, con la firma dei colleghi del Partito Democratico per detrazioni su imposte o vere e proprie forme di indennizzo" spiega la capogruppo della civica Roma torna Roma Svetlana Celli. Una mozione di indirizzo molto simile era già andata al voto, e bocciata, lo scorso novembre. Venne invece approvata quella per i commercianti di piazza della Repubblica, dove lo stop della fermata durò quasi quanto quello di Barberini facendo altrettanti danni. I risarcimenti però non sono stati mai messi a punto. 


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