Politica

Gualtieri come Raggi e Marino: su Multiservizi è strappo con i sindacati

La Cgil sul piede di guerra si dice pronta alla mobilitazione se non dovesse arrivare un cambio di rotta

Protesta lavoratori della Multiservizi (immagine d'archivio)

"Se l'amministrazione non riapre il confronto accogliendo le nostre proposte siamo pronti alla mobilitazione". Il segretario della Cgil Roma e Lazio Natale Di Cola lancia un messaggio chiaro. Sulla Multiservizi, parlando a RomaToday, chiede una scelta quanto più rapida possibile al Campidoglio: far gestire il servizio a una società mista pubblico-privato, tramite una gara cosiddetta "a doppio oggetto" (procedura che simultaneamente sceglie il socio privato di minoranza e affida il servizio) oppure optare per una gestione in house. La prima opzione è quella a oggi sostenuta dal Comune, seduto al tavolo con i sindacati da due mesi per discutere sul tema. La seconda è richiesta da anni a gran voce dalle organizzazione sindacali, unica possibile a loro dire per difendere i posti di lavoro, garantire stabilità salariale e occupazionale, ma anche la qualità stessa del servizio.

Multiservizi, breve storia

Apriamo e chiudiamo parentesi. I lavoratori della Roma Multiservizi, società gestita da Ama e Comune di Roma, circa 4mila, si occupano del servizio integrato nei nidi e nelle scuole dell'infanzia, della manutenzione del verde, del trasporto scolastico. Da anni l'affidamento va avanti a suon di proroghe e a luglio scadrà l'ultima gara ponte. Gli ultimi cinque anni sono trascorsi tra le proteste di lavoratori e rappresentanti sindacali contro la gara da 475 milioni di euro voluta dal M5s per la creazione di una società a capitale misto pubblico-privato. Un bando finito male tra ricorsi e proteste, culminato con un tentativo di affidamento diretto a una nuova società, la NewCo Spa, anche questo bocciato dal Consiglio di Stato. Al momento sulla delibera Raggi che fissava la gara a doppio oggetto è ancora pendente il giudizio alla Corte di giustizia europea su un ricorso avanzato dalla stessa Multiservizi. Ma arriviamo a oggi.

Lo scontro Comune-sindacati

La maggioranza dem, secondo quanto emerso dagli incontri del capo di gabinetto con i sindacati e diversamente dalle attese, vorrebbe risolvere il caos su descritto portando in parte avanti la strada già tracciata da Raggi. Andando però allo scontro con i sindacati che chiedono l'internalizzazione dei lavoratori e il ritiro della suddetta delibera. "Appare incomprensibile, se non surreale - denuncia la Cgil Roma e Lazio - che le forze politiche che oggi governano la città sono le stesse che, nella precedente legislatura, si sono schierate al fianco dei lavoratori condividendone motivazioni ed obiettivi e affermando che il servizio essenziale svolto, ausiliario a quello educativo, non poteva essere lasciato al mercato che avrebbe badato al profitto e non alla tutela del lavoro e di un servizio alla cittadinanza". Esattamente quanto successe quando il M5s era all'opposizione durante la consiliatura di Ignazio Marino. Quest'ultimo proponeva una gara a doppio oggetto, i primi protestavano promettendo in fase di elezione l'internalizzazione della società, salvo poi, una volta al governo della città, fare il contrario. 

Sulla stessa linea della Cgil anche Fisascat Cisl e Uiltrasporti, da sempre in prima linea contro l'affidamento parziale a privati. Il tavolo del dialogo al momento è stato chiuso. "Il Campidoglio ci ha detto che tecnicamente la nostra proposta è fattibile - spiega Di Cola - quindi devono prendere una decisione politica". In queste ore sono partite le prime assemblee pubbliche con i lavoratori. Il tempo è poco. "Non possiamo permetterci di arrivare a settembre, con l'inizio del nuovo anno scolastico, senza aver preso una strada chiara". Ora la palla passa al sindaco Gualtieri. 


Si parla di