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Due Ponti, Tor di Valle e quelle della Termini-Centocelle: ecco le peggiori stazioni di Roma

Il dossier di Legambiente non lascia spazio ai dubbi: "Le stazioni ferroviarie sono di bassa qualità e con pochi servizi, chiediamo ai gestori di programmare una incisiva rigenerazione degli spazi"

Due Ponti sulla Roma-Viterbo, Tor di Valle sulla Roma-Lido e quelle della Termni-Centocelle. Sono queste le peggiori stazioni della Capitale secondo il dossier 'Qualità delle Stazioni Ferroviare nel Lazio' presentato da Legambiente.

Non è solo una questione di treni mancanti o corse saltate, il trasporto pubblico è poco "accogliente" e così non va. Insomma dopo la batosta subita dalla classifica, negativa, sulla qualità delle vita, la Città Eterna si ritrova di nuovo a fare i conti con numeri e giudizi che sanno di sentenza.

DATI NEGATIVI - C'è poco da salvare e molto da (ri)fare. Secondo Legambiente "nel 41% delle stazioni non si possono comprare biglietti e i bagni non ci sono nel 59%più della metà dei pendolari ritiene la pulizia degli spazi insufficiente". Davvero una enormità per Roma, città che ogni anno ospita milioni di turisti e cittadini sui suoi binari. 

IL DOSSIER - Il documento presentato da Legambiente è stato costruito dall'associazione negli ultimi mesi per fare un quadro sullo stato di tutte le stazioni ferroviarie presenti nel Lazio sia nelle 8 linee FL regionali di Ferrovie dello Stato che delle 3 ferrovie concesse di ATAC, attraverso l’osservazione e la valutazione di pendolari, comitati, associazioni e volontari. Le peggiori stazioni risultano essere Due Ponti sulla Roma Flaminio-Viterbo, Tor di Valle sulla Roma Lido, dove da poco è stato aperto un nuovo sottopasso, e gran parte delle fermate sulla Termni-Centocelle, tutte tratte e fermate nel Comune di Roma e di gestione ATAC

STAZIONI DI BASSA QUALITA' - Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio, su questi punti è chiaro: "Troppe stazioni sono di bassa qualità e con pochi servizi, una complicazione ulteriore per i pendolari del Lazio che da una parte vedono il servizio ferroviario complessivamente migliorato dalla Regione, dall'altra continuano a vivere condizioni disastrose, soprattutto nelle stazioni di Roma sulle ferrovie concesse di gestione Atac, dove ci sono le peggiori del Lazio".

"Chiediamo alla Regione l'istituzione di un tavolo di lavoro per la riqualificazione delle stazioni a partire proprio dalle situazioni più critiche dentro Roma, dove ci vogliono progetti di reale rigenerazione degli spazi per migliorare la qualità della vita di centinaia di migliaia di pendolari urbani e di tutto il Lazio", dice ancora.

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NUMERI NEGATIVI: COSI' NON VA

I NUMERI - L'indagine, realizzata in oltre 70 stazioni attraverso la compilazione di schede su pulizia, presenza del personale, sicurezza, confort, servizi disponibili, fa emergere che nel 41% delle stazioni è "impossibile comprare biglietti e le obliteratrici sono funzionanti nelle metà delle fermate".

Solo nel 50,7% delle stazioni ci sono bar e quasi mai ci sono macchinette automatiche per bevande calde o fredde. I servizi igienici mancano nel 59,15% delle stazioni e nel 65% dei casi non c'è personale ferroviario. I tabelloni orari ci sono nel 66,2% e i cestini per la raccolta differenziata sono presenti nel 78,87%. I pendolari ritengono che il servizio di pulizia della stazione e dell’atrio sia insufficiente nel 35,21% e addirittura il 22,54% lo dichiara inestistente.  

SOLO 2 STAZIONI PLATINUM - Dalla classifica sulla Carta dei Servizi RFI le stazioni risultano divise in quattro categorie sulla base dei servizi alla clientela erogati e di parametri di valutazione, dalla migliore "platinum", passando per "gold" e "silver", fino alla peggiore "bronze". Nel Lazio, elaborando i dati di RFI, su 164 stazioni totali, sono 46 le stazioni classificate come "bronze" (28,05%), ben 108 le stazioni classificate come "silver" (65,85%), mentre sono solo 8 (Ciampino, Civitavecchia, Fiumicino Aeroporto, Formia, Orte, Roma S. Pietro, Roma Trastevere e Roma Ostiense) le stazioni classificate come "gold" (4,87%) e 2 (Roma Termini e Roma Tiburtina) quelle classificate come "platinum" (1,22%).

Insomma ben 154 su 164 stazioni (93,90%) sono nelle categorie "silver" e "bronze", praticamente tutte le stazioni dei pendolari del Lazio di RFI. Emerge chiaramente già dalla classificazione la mancanza di servizi ai passeggeri nelle stragrande maggioranza di esse.

LA SICUREZZA - Poi, infine, c'è il tasto dolente, quello che riguarda la sicurezza. I pendolari, costretti a viaggi abbastanza lunghi anche senza ritardi e corse soppresse, devono poter viaggiare e attendere il treno in stazione in modo più vivibile e sicuro ma come può essere possibile se nella maggior parte delle stazioni non c'è traccia né dei tutori dell'ordine né del personale ferroviario presenti in sole 9 stazioni su 70 (19,72%) e 83,10% le persone non si sentono sicure nelle ore serali.

Solamente qualche giorno fa i residenti hanno sottolineato il degrado alla stazione Tiburtina. Una manifestazione, quella del 24 novembre, finita in tragedia con la morte di un clochard. Poi ci sono le aggressioni e i furti come accade ad Ostia. Lì ignoti sono soliti saccheggiare il bar della stazione Lido Centro, ormai terra di nessuno o addirittura picchiare autisti Atac in attesa di servizio. Quella del X Municipio è solo una delle stazioni della Roma-Lido che ormai cadono a pezzi. I numeri sono chiari: le stazioni della Capitale sono da (ri)fare.


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