Politica

Rischio idrogeologico: al lavoro contro le piene dei maggiori fiumi del Lazio

Manutenzioni straordinarie sul fiume Velino e Turano

Non c’è solo il Tevere tra i corsi d’acqua che destano preoccupazione. Nell’ambito del piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico infatti, all’interno del Lazio, sono in corso circa 40 interventi.

I lavori sul fiume Velino

Tra le operazioni avviate ci sono quelle che riguardano il fiume Velino. Da solo rappresenta il 15% del bacino idrografico del Tevere e, lungo i suoi 90 km di percorso, tocca più comuni del reatino. Lì i lavori sono partiti nel mese di gennaio, “con interventi puntuali di sistemazione delle sponde per circa 4 km a valle del ponte di Terria, per fare in modo che le acque di piena non provochino più il dissesto dell'alveo del fiume con conseguente pericolo per chi abita, o transita, nelle zone limitrofe” ha fatto sapere Mauro Alessandri l’assessore regionale ai lavori pubblici ed al territorio che ha promesso, con un investimento di 750mila euro, di portare a termine le operazioni  nel tratto compreso tra Rieti e Contigliano “entro la fine della primavera”.

Una provincia messa a dura prova

A causa di “eventi meteorici avversi”, ha ricordato Alessandri, la provincia sabina “è stata messa a dura prova”, soprattutto in agricoltura, con danni a imprese ed abitanti. Per questo le operazioni sul Velino sono particolarmente attese e complesse. Oltre alle operazioni descritte, infatti, tra i comuni di Castel Sant' Angelo e Cittaducale, sempre sul fiume Velino, sono iniziati una decina di giorni fa i lavori per ripristinare la funzionalità idraulica di un tratto lungo 3,5 Km. “In questo caso viene effettuata la rimozione di tutta quella vegetazione, arbustiva e arborea di ostruzione al regolare deflusso dell'acqua o che interferisce con la sezione idraulica di portata del fiume in condizioni di piena ordinaria” ha spiegato l’assessore. In alcuni punti, poi, è prevista “riprofilatura dell'alveo, con lo scopo di ricreare una sezione idraulica idonea al deflusso ordinario del fiume stesso”. Questi interventi “termineranno all’inizio dell’estate”.

Le operazioni sul Turano

Nel territorio romano, invece, com’era stato già annunciato durante un incontro promosso dall’Autorità di bacino, è previsto un importante intervento su un altro affluente del Tevere, il Paglia.  Altro fiume che sta ricevendo le attenzioni è il Turano. Si tratta del corso d’acqua che, grazie ad una diga, crea il bacino dell'omonimo lago. Il Turano, partendo da Carsoli e proseguendo per Rieti, arriva anche a raggiungere la provincia romana. In questo caso le operazioni riguardano il tratto della sua confluenza con il Velino. “I lavori di manutenzione straordinaria dell’alveo e degli argini” hanno previsto un investimento di 800mila euro, termineranno entro l’estate, e sono finalizzate “ad aumentare la capacità di deflusso” del fiume ha reso noto sempre Alessandri. Infine, dalla regione fanno sapere che “sono in fase avanzata di progettazione ulteriori lavori straordinari di ripristino degli argini del Velino e del Turano”  riguardaranno circa 30 km ed avranno “un importo di 1,250 milioni”.


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