Politica

Polizia locale, in piazza per l’equiparazione con le altre forze: “E’ doverosa”

Giornata di sciopero della polizia locale anche a Roma. Gli aderenti si sono dati appuntamento sotto il palazzo della regione Lazio

Si sono dati appuntamento nel piazzale antistante il palazzo della regione Lazio. E lì a Roma, come in molte altre piazza d’Italia, gli uomini e le donne della polizia locale hanno provato a far sentire la propria voce.

La giornata di sciopero, convocata per il 15 gennaio, è stata indetta dal Sulpl, il sindacato unitario lavoratori della polizia locale, in numerosi comuni della penisola. Chiedono di avere le stesse tutele legali ed assistenziali degli appartenenti alle forze dell'ordine ed il riconoscimento dello status di forza di polizia, sebbene ad ordinamento Locale.

Il segretario nazionale del SULPL, Mario Assirelli, ha puntato anche il dito contro il ministero per una presunta ingerenza nell' iter della legge di riforma.  “"Era stato licenziato dalla Commissione Affari Costituzionali, un testo di legge che recepiva le rivendicazioni della categoria ma un ingerenza del Ministero degli Interni ne ha stravolto il testo – ha dichiarato il sindacalista – Il Ministero ne stia fuori, se pensano di poter  disporre dei lavoratori della Polizia Locale, lasciando gli stessi privi di tutele ed i costi esclusivamente in capo ai Comuni, sono fuori strada, perché non siamo intenzionati a permetterlo”.

A Roma il segretario regionale Alessandro Marchetti ha invece rivolto un invito agli enti locali che hanno competenza sui cosiddetti “caschi bianchi”. “Invitiamo le regioni a non farsi scippare delle loro competenze in materia di Polizia Locale” ha commentato il segretario del Sulpl Lazio Alessandro Marchetti, asserendo che si tratta di "competenze che vengono attribuite alle regioni dalla nostra Carta Costituzionale. Facciano sentire la loro voce, nella conferenza stato regioni, per valorizzare e tutelare i propri agenti, ormai forza prevalente, come presenza nei territori urbani”.


 


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