Politica

La Lega propone un osservatorio sulla tossicodipendenza. Attacco del Pd

Angelo Tripodi sta portando nelle commissioni competenti una proposta di legge "aperta alle modifiche e alle esperienze di tutti". La dem Battaglia non ci sta: "Esclusi i giovani e le associazioni"

La Regione Lazio potrebbe dare vita ad un Osservatorio per l'educazione alla salute e la prevenzione delle tossicodipendenze tra i giovani. La proposta di legge è firmata da Angelo Tripodi della Lega, la settimana prossima inizierà il giro di audizioni nelle varie commissioni competenti, a partire da quella Scuola e Formazione. C'è però già polemica. Per Erica Battaglia del Pd "non rispetta i giovani e chi l'ha scritta non conosce la Costituzione". 

La Lega propone un osservatorio sulle tossicodipendenze

Un gruppo di esperti, scelti dalla giunta regionale, che si occupa di coordinare le politiche dell'amministrazione per la tutela della salute e il contrasto delle tossicodipendenze. Sarà formato da tre esperti nell'ambito del disagio giovanile, delle tossicodipendenze e delle dipendenze da alcol "designati dall'assessore alla sanità" (quindi da Francesco Rocca, ndr), tre esperti designati dall'assessore alla scuola (Giuseppe Schiboni, ndr), un referente delle aziende sanitarie locali per ogni provincia, tre referenti degli enti ausiliari stabiliti dalla legge 44 del 1982, un dipendente regionale che faccia il funzionario. Inoltre, alle sedute dell'osservatorio potranno essere invitati funzionari dell'amministrazione, ma anche docenti universitari, tecnici, esperti del settore in base ai temi di volta in volta trattati. "L'osservatorio sarà organi di coordinamento tra Regione, Asl, enti ausiliari, direzione scolastica regionale e gli istituti scolastici" si legge nel documento. 

Tripodi: "Testo estremamente aperto alle modifiche"

“Due miei cari amici, quand’ero molto giovane, sono morti a causa della droga - racconta a RomaToday Angelo Tripodi, promotore della proposta di legge -. Uno dei due ha fatto un incidente mortale sotto effetto di acidi. Nel 2019 già presentai questa proposta di legge, avendo conosciuto nel frattempo una persona a cui era morto un figlio per motivi sempre legati alla tossicodipendenza. Purtroppo nelle nostre province ci sono tante realtà difficili, tante famiglie chiedono di far fare il test della droga ai figli. E così è nata questa proposta. Tutti i consiglieri della commissione che compone l’osservatorio potranno portare chi vorranno, si ascolteranno tutti. Io quando presento una proposta di legge, la faccio molto semplice per poterla integrare il più possibile, affinché venga lavorata da chi vive giornalmente il problema. È estremamente aperta come proposta". 

A Roma 8 giovani su 10 assumono cannabis o altre droghe

Come si legge nelle premesse della proposta, dal rapporto Ceis Don Picchi emerge che, su 3mila studenti delle scuole della Capitale tra i 12 e i 18 anni, otto giovani su 10 fumano cannabis o assumono altre droghe. Inoltre, il 75% ammette di far uso più o meno regolare di hashish o marijuana, nove su dieci bevono nei weekend e, nella percentuale del 45%, superalcolici. "Altri studi - cita la proposta firmata da Tripodi - confermano che il 42% degli studenti tra i 14 e 19 anni fa uso di droghe, il 34% di loro ne fa uso a scuola, il 27% in discoteca e il 17% a casa. Chi denuncia questa situazione è l’Associazione italiana di oncologia medica che ha stimato un consumo di alcol pari addirittura al 73% tra i 15enni nella Regione Lazio". Da un’analisi svolta dalla Associazione Peter Pan Onlus si apprende che la Regione Lazio, con la città di Roma in testa, ha il triste primato dell’uso di sostanze alcoliche tra i più piccoli per il fatto che persino il 12% degli undicenni sembra farne già uso.

Controlli delle Asl nelle scuole 

Nella proposta di legge c'è un ampio passaggio dedicato ai controlli interni alle scuola. "L’osservatorio, d’intesa con la direzione scolastica regionale e i dirigenti scolastici degli istituti superiori e delle Asl - recita il documento -, predispone la programmazione degli accertamenti sanitari finalizzati a verificare l’uso di sostanze nocive tra la popolazione scolastica di riferimento, con periodicità annuale e su base provinciale. Il dirigente scolastico invia una comunicazione personale agli studenti maggiorenni sulla possibilità di sottoporsi a visita medica e ai test di screening presso la struttura sanitaria competente. Per gli studenti minori di 18 anni, la medesima comunicazione viene inviata ai genitori o ai soggetti che esercitano la patria potestà".

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Le critiche della consigliera Pd

La scelta del leghista, però, non piace a qualcuno. Nello specifico alla presidente della commissione cultura e lavoro in Campidoglio, la dem Erica Battaglia: "A leggere attentamente tale proposta si trasecola - fa sapere Battaglia - e ci si chiede se chi l'ha scritta conosce il dettato dell'art.32 della nostra Costituzione, visto che prevede accertamenti sanitari dentro le scuole senza un non meglio specificato consenso dei 'giovani'. Va bene promuovere la salute, ma qui siamo al ridicolo: questa proposta non rispetta i giovani, e nemmeno i servizi Serd territoriali e gli Enti di Terzo settore che da sempre offrono servizi per uscire da situazioni di dipendenza". La consigliera, inoltre, punta il dito contro la composizione dell'Osservatorio, così come esplicitata da Tripodi nel testo: "Assenti ad oggi in questo fantomatico osservatorio di 'esperti' - continua Battaglia - scelti dalla politica e pagati dalla politica, gli studenti e i giovani con le loro rappresentanze, i dirigenti scolastici, gli operatori sanitari, gli Enti di Terzo Settore. Insomma più che una proposta di osservatorio ci sembra il modo per sistemare qualcuno. Il tema dipendenze meriterebbe un'attenzione maggiore e investimenti certi da far arrivare ai servizi di sollievo e cura sui territori. Spero che nelle commissioni regionali competenti questa proposta venga respinta". Tripodi, però, respinge le accuse della collega capitolina: "I controlli sono su base volontaria - risponde - e quando ci sono di mezzo i minori, si procede solo previa autorizzazione dei genitori. La consigliera forse ha letto solo il titolo della mia proposta". 

"Inseriremo anche la ludopatia"

Nonostante nella denominazione dell'osservatorio si citi solo la dipendenza da sostanze stupefacenti, la Lega nel testo della legge include anche quella da alcol e le conseguenze dall'abuso dei social. Ma non la ludopatia: "Me lo hanno fatto notare - ammette Tripodi - così ho deciso di ampliare anche a questo fenomeno l'attività dell'osservatorio, verrà sicuramente presa in considerazione. Ora inizieranno una serie di incontri, la settimana prossima andremo in commissione Formazione e Lavoro, poi in quella Politiche Sociali". 

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