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Inquinamento, la Regione replica a Greenpeace: ecco le dieci misure per tutelare l'ambiente

L'ente governato da Zingaretti si difende dalle accuse di Greenpeace: "Non siamo stati con le mani in mano e siamo solo all'inizio"

La Regione Lazio risponde a Greenpeace. Nella mattinata del 30 maggio, alcuni ecologisti hanno srotolato uno striscione dalla sede che affaccia sulla Colombo. Sotto il volto di Nicola Zingaretti,  raffigurato da un writer con una mascherina sul viso, campeggiava un'eloquente scritta: "Aria pulita ora!".

La diffida di Greenpeace

C'è un precedente a quest'azioen dimostrativa. Lo scorso 19 febbraio Greenpeace  aveva inoltrato una diffida alla Regione. In quel caso gli aveva chiesto di adottare entro 60 giorni un "Piano di Risanamento per la Qualità dell'Aria". Secondo l'associazione infatti, l'ente governato da Nicola Zinvgaretti, aveva fatto troppo poco per riportare i livelli di inquinamento atmosferico al di sotto dei valor di legge. 

La risposta della Regione

La replica non ha tardato ad arrivare. Con una nota, la Regione ha risposto sottolineando che "la tutela dell'ambiente e la lotta alle emissioni inquinanti sono la nostra battaglia. In questi anni nel Lazio abbiamo cambiato le cose come mai prima". E per dimostrarlo, l'ente presieduto da Nicola Zingaretti ha fonrnuto un elenco di dieci punti. Si parte dall'efficientamento energetico di quasi 300 edifici pubblici e si prosegue ricordando i 180 milioni destinati alla riconversione green delle imprese.  Nell'elenco compaiono anche i 450 nuovi bus ecologici ed i 54 milioni di euro destinati per la mobilità sostenibile della Capitale. Per il trasporto su ferro la Regione ha ricordato ddi aver stipulato con trenitalia un nuovo contratto che prevede investitemtni su dete e materiale rotabile per 2,6 miliardi. E sempre in tema di trasporto pubblico, vengono citati gli  incentivi per i taxi ibridi.

Le misure per migliorare la qualità dell'aria

Nell'elencare in dieci punti gli interventi messi in campo per risanare la qualità dell'aria, la Regione ha ricordato il pacchetto "Aria Pulita" che destina 5 milioni per la Capitale; fa notare a Greenpeace che è stata attivata la procedure di Valutazione Ambientale Strategica per l'aggiornamento del Piano di risanamento della qualità dell'aria. E cita anche i 20 milioni di euro deputati a rilanciare le industrie sostenibili e l'economia circolare. La Regione cita anche l'accordo con il Ministero dell'Ambiente per stabilire le "misure utili alla lotta all’inquinamento nella Valle del Sacco e a Roma".

Le rilevazioni di biossido d'azoto

Tanti provvedimenti messi in campo che, tuttavia, non hanno impedito alla Capitale di sforare i livelli di biossido d'azoto nel sessanta per cento delle rilevazioni recentemente effettuate. "Non siamo stati con le mani in mano e questo è solo l'inizio" chiosa la Regione. La sensazione è che la strada, per portare la Capitale ad una qualità dell'aria accettabile, sia ancora lunga.

L'incontro con Greenpeace

La risposta dell'amministrazione regionale non si è limitata al comunicato. Nel corso del pomeriggio del 30 maggio, una delegazione di Greenpeace è stata infatti ricevuta dall’Assessore all’Agricoltura ed all' Ambiente e risorse naturali Enrica Onorati e dal Segretario Generale Andrea Tardiola. "In un clima di confronto costruttivo - fa sapere l'associazione ecologista -  Greenpeace ha sollecitato l'adozione di un Piano di Risanamento della Qualità dell'Aria nuovo e ambizioso, per fare fronte alle criticità ambientali consolidate sul territorio del Lazio. I rappresentanti del governo regionale hanno garantito di voler mettere a disposizione di Greenpeace, già nei prossimi giorni, quanto sin qui approntato per la redazione di un nuovo Piano". L'intenzione di procedere con l'esposto nei confronti della Regione, è per ora accantonato. L'organizzazione ambientalista  "si riserva però di  studiare nel merito quanto acquisirà, e da lì valutare ulteriori iniziative".
 


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