Politica

Residence Valle Porcina, iniziano gli sgomberi: famiglie presidiano la struttura

L'operazione rientra nel piano di chiusura dei residence previsto entro il 31 gennaio. Lunedì due famiglie erano state allontanate 'perchè senza diritto'. "Reddito del 2013, oggi situazione diversa"

Proteste al residence per l'emergenza abitativa di via Serafino da Gorizia, conosciuto come Valle Porcina, ad Acilia, che ospita circa 90 famiglie. Il malcontento è scattato lunedì scorso quando due famiglie sono state sgomberate, non senza momenti di tensione, dalla struttura perché 'senza diritto'. Un'operazione che rientra all'interno del piano di chiusura completa dei cosiddetti Caat, Centri di assistenza alloggiativa temporanea, entro la fine di gennaio 2016. In base al piano predisposto dall'ex amministrazione Marino, chi ha diritto usufruirà di un buono casa, mentre chi supera i 18 mila euro annui, limite massimo per accedere all'assistenza abitativa, dovrà provvedere da solo a trovarsi una sistemazione. 

A denunciare quanto sta accadendo ad Acilia è Casa Pound del Decimo Municipio: “Le famiglie sgomberate lunedì superano di poco i 18 mila euro annuali fissati dall'amministrazione come tetto massimo per poter ottenere assistenza alloggiativa” spiega Luca Marsella. “Inoltre si tratta di redditi relativi al 2013. Nel frattempo per molti la situazione è cambiata”. Il presidio continua ogni giorno: “Sappiamo che altre quattro famiglie dovranno essere allontanate nei prossimi giorni. E gli attuali inquilini si stanno organizzando per 'scoraggiare' nuovi sgomberi”.  

Spiega Casa Pound in una nota: “All'alba di questa mattina decine di famiglie hanno bloccato la via di accesso al residence per impedire eventuali sgomberi. In strada con i residenti numerosi militanti di CasaPound Italia” si legge in una nota. “Ieri abbiamo accompagnato i residenti presso le istituzioni, dal municipio al Dipartimento delle Politiche Abitative, ma non ci sono margini di dialogo. Siamo stati rimpallati da una parte all'altra e nessuno ci ha saputo dare spiegazioni. Chiediamo innanzitutto una proroga degli sgomberi considerato che con il freddo alle porte famiglie con bambini, anziani ed invalidi non saprebbero dove andare”.


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