Politica

Roma lercia, i ponti sono lontani ma le strade ancora piene di rifiuti: al lavoro task force dell'Ama 

Azienda in campo con "tutte le leve a disposizione". Mentre prosegue l'interlocuzione in regione per prorogare il contratto con gli impianti dell'Abruzzo

Rifiuti alla Balduina, 6 maggio 2018

Più giri di raccolta, turni lavorativi raddoppiati, operatori in campo h24. E' una fatica ripulire la città dopo i ponti di 25 aprile e 1 maggio che hanno fatto registrare un'impennata di immondizia su strade e marciapiedi. Con il solito meccanismo che scatta nei giorni festivi e gli impianti di smaltimento in affanno, sono quasi due settimane che Roma fa i conti con l'ennesima emergenza rifiuti. Dal centro alla periferia. 

E se Ama parla di "inaspettata e considerevole impennata nella produzione di materiali scartati dai cittadini" e di pronto intervento con "in campo tutte le leve disponibili", a Rocca Cencia, municipio delle Torri, i cittadini hanno i vermi sui balconi. Nei paraggi del nuovo centro commerciale di Valle Aurelia, montagne di sacchetti circondano i secchioni vuoti. E ancora, restando fuori dalla Mura, c'è Tor Sapienza, Settecamini, Monteverde Nuovo, i Colli Portuensi. Non va meglio in centro, dall'Esquilino a Termini a Prati. Tra i quartieri "bene" della città è dalla Balduina che si moltiplicano le segnalazioni degli abitanti. Insomma, l'immondizia è distribuita in maniera omogenea su tutto il territorio cittadino. 

"Lunedì 30 aprile Ama ha raccolto 3.350 tonnellate di soli "rur": circa 300 tonnellate in più rispetto ad un lunedì ‘standard’; martedì il 1 maggio a Roma sono state raccolte 1.850 tonnellate: 500 tonnellate in più rispetto allo scorso anno". L'azienda dei rifiuti capitolina si difende sciorinando i numeri dei giorni festivi. E assicurando che, comunque, "Roma continua a differenziare registrando nel primo trimestre del 2018 un 44,8% di materiali riciclabili recuperati (rispetto al 44,4% dell’anno precedente)". 

Evidentemente non abbastanza, perché il problema ad oggi continua a essere il tal quale. Dalla chiusura della maxi discarica di Malagrotta, la Capitale si appoggia a impianti fuori regione per lo smaltimento dell'indifferenziata. E a giugno scade il contratto con l'impianto dell'Abruzzo, intervenuto in aiuto di Roma dopo il caos rifiuti di Natale e con lo stop al trasferimento dell'immondizia in Austria. Nella regione adriatica vengono trattati circa 40mila tonnellate totali di rifiuti romani da gennaio. E in queste ore, per scongiurare un'emergenza ben più ampia di quella in corso, prosegue la fitta interlocuzione tra Campidoglio e regione Lazio per una proroga all'accordo fino a fine anno. Ma ancora mancano conferme ufficiali. 

Potete inviare le vostre segnalazioni, indicando il quartiere e la strada fotografata, alla redazione di RomaToday al numero 345.1709348


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