Politica

Ruo: "Istituire banca dati relativa a denunce per violenza contro le donne"

"Una banca dati univoca tra polizia, carabinieri e Procura della Repubblica"

Il 7 Novembre scorso, l'Avv, Maria Giovanna Ruo, Presidente di CamMiNo - Camera Nazionale Avvocati per la Famiglia
e i Minorenni - è stata invitata in audizione presso la Commissione straordinaria per la tutela e la promozione e dei
diritti umani sul tema femminicidio e violenza domestica e di genere. "Non esiste ancora un unico data base - sostiene
l'Avv. Ruo, Presidente Nazionale di CamMiNo, - nel quale confluiscano esposti, denunce, querele, ricorsi aventi ad
oggetto comportamenti vessatori e referti del Pronto Soccorso con eziogenesi da violenza endofamiliare. L'assenza di
un'unica banca dati - afferma la Ruo - impedisce di rilevare i dati, di esaminarli e di poter apprestare rimedi efficaci.
Obiettivi tutti indicati dalla Convenzione di Istanbul (artt. 16, 18-26).
La violenza nelle relazioni familiari e in particolare la violenza domestica è un fenomeno presente, trasversale a ogni
ambiente e ceto sociale, che non è confinato a fasce marginalizzate, o ambienti di sottocultura, ma investe senza
differenziazioni degne di nota qualsiasi contesto compresi quelli abbienti e 'acculturati'. E' un fenomeno destinato
inoltre ad essere sottostimato in quanto non emerge nella sua interezza. Conosciamo solo il numero dei femmicidi,
ma non quello dei femminicidi, se intendiamo correttamente con questo termine la vessazione e la violenza di ogni
genere perpetrata nei confronti delle donne in ambiente familiare e domestico. Le donne che subiscono violenza
talvolta lo considerano 'normale'; altre volte affermano di sopportare per i figli, per non disgregare il nucleo familiare.
Ma in realtà si tratta di un grave fraintendimento: è oramai provato che un bambino esposto alla violenza domestica
ovvero esposto abitualmente ad atti e comportamenti violenti -sia psicologici sia fisici sia economici agiti nei confronti
prevalentemente delle madri o anche di altre figure di riferimento- vivono un trauma e avranno conseguenze simili o
addirittura più gravi di quelle dei bambini che hanno subito direttamente un maltrattamento o sono state vittime di
violenza. Si tratta della cosiddetta. 'violenza assistita' che non solo produce traumi e danni gravi, ed è di per sé
pregiudizievole all'interesse dei minori in quanto contraria al loro miglior sviluppo psico-fisico, ma ha anche l'effetto
ulteriormente devastante di costituire essa stessa 'scuola di violenza', apprendimento di comportamenti vessatori e
persecutori. la violenza produce danni anche sulla capacità di autostima e autodeterminazione della persona che
quindi si trova spesso priva delle risorse interne primarie per intraprendere le strade necessarie. Per questo - sostiene
con forza l' Avv. Maria Giovanna Ruo - bisogna intervenire in fretta su piano legislativo al fine di porre in atto alcune

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