Francesco Storace, consigliere comunale del gruppo de La Destra in Campidoglio, ha presentato una interrogazione al sindaco Alemanno, in merito alla "situazione di disagio in cui versano i cittadini del V municipio che vivono a ridosso del Depuratore dell'Acea 'Roma Est' di Via degli Alberini. Dal depuratore si spande un odore acre e nauseabondo che si diffonde da Colli Aniene e si propaga a Ponte Mammolo, Rebibbia, fino a raggiungere Casal Bruciato".

"L'impianto - spiega Storace - realizzato nel 1970 era stato progettato per una portata di 1.4 metri cubi al secondo e per servire circa 300mila abitanti. Una portata che non poteva essere aumentata per la vicinanza a scuole e centri residenziali. Quando la gestione del depuratore del Comune passò ad Acea, la portata fu ampliata fino a 4.3 metri cubi al secondo per servire 800mila abitanti. Sembrerebbe che Acea, nonostante fosse al corrente della gravità della situazione, abbia adoperato i vari finanziamenti comunali, non per sanare il problema, ma per ampliare il complesso di depurazione che, per nessun motivo poteva trovarsi tra le abitazioni e che sarebbe dovuto essere stato, anziché ampliato, delocalizzato. Inutili sono stati i tentativi da parte dell'assessorato ai Lavori Pubblici del Comune di Roma che avevano lo scopo di affrontare il problema del depuratore sull'emissioni di cattivi odori e dei disagi provocati alla popolazione". Per questo Storace ha ritenuto opportuno presentare un'interrogazione al sindaco, all'assessore all'Ambiente e a quello ai Lavori Pubblici, "per conoscere quali iniziative intendano assumere per risolvere il grave problema e per sapere se, come e a quanto, ammontano le risorse finanziarie impegnate dal Comune destinate ad Acea per sanare la situazione". (Fonte Ansa).