Scuola

Liceo Tasso occupato: il comunicato degli studenti fa il giro del web. Il preside denuncia: "Legalità violata"

Il preside: "Un gruppo di studenti del Liceo ha violato la legalità con l'occupazione abusiva dell'Istituto"

Continuano le occupazioni negli istituti di Roma. Gli studenti del liceo Tasso hanno fermato il normale svolgimento delle lezioni "in opposizione ai primi provvedimenti attuati dal governo insediatosi a seguito delle elezioni del quattro marzo", si legge in un comunicato che, in poche ore, ha fatto il giro del web. 

Oggi, nell'istituto, non ci saranno le lezioni ma una convocazione in sessione straordinaria di Colleggio dei docenti e Consiglio d'istituto nei locali messi a disposizione dalla dirigenza dell'Istituto Regina Elena nel corso dei quali saranno valutati i "provvedimenti di competenza". 

E' quanto ha reso noto Paolo Pedullà, preside del Tasso, che ha pubblicato sul sito della scuola un messaggio rivolto alle famiglie: "Un gruppo di studenti del Liceo ha violato la legalità con l'occupazione abusiva dell'Istituto, impedendo alla stragrande maggioranza degli studenti di entrare per esercitare il diritto costituzionale allo studio e al personale docente e Ata quello di svolgere la propria funzione".

"Questo atto - comunica il dirigente scolastico ai genitori - appare tanto più ingiustificato perché agli studenti non è stato mai negato il diritto ad un democratico confronto, che percorresse le vie legali anche della protesta. Il grave episodio è stato denunciato alle forze dell'ordine a cui spetta la valutazione degli opportuni provvedimenti del caso anche dei pericoli ai quali gli studenti potrebbero essere esposti all'interno dell'Istituto". 

Di seguito il comunicato integrale degli studenti del liceo Tasso.

"COMUNICATO OCCUPAZIONE LICEO T.TASSO, 20/11/18

Oggi, 20 novembre, un gruppo di studenti e studentesse del liceo Torquato Tasso di Roma, in seguito ad una votazione svoltasi in una seduta del Collettivo Politico Tasso, ha deciso a maggioranza di voti di occupare la scuola.
Dopo numerosi e approfonditi dibattiti il corpo studentesco si è mostrato favorevole ad aderire alla piattaforma di protesta già seguita dai licei Mamiani, Virgilio, Socrate, Albertelli e Righi, con le loro occupazioni, in opposizione ai primi provvedimenti attuati dal governo insediatosi a seguito delle elezioni del quattro marzo.

In primo luogo, esprimiamo il nostro dissenso riguardo alle politiche economiche e sociali. Ribadiamo ancora oggi con forza che il sistema configurato a scaglioni progressivi debba essere il tratto fondamentale del sistema di tassazione.
Ribadiamo anche energicamente come la Repubblica Italiana sia fondata, come si evince dal primo articolo della nostra Costituzione, sul lavoro e sulla dignità del lavoratore. Dignità svilita o addirittura cancellata da una forma di sussistenza sociale quale il reddito di Cittadinanza.


In secondo luogo dimostriamo il nostro dissenso al Decreto Scuole Sicure. Decreto che in malafede confonde la sicurezza nelle scuole con un controllo militare degli studenti. Tutto questo attuato al costo di investimenti molto onerosi che potrebbero essere indirizzati alla risoluzione dei veri problemi della sicurezza.

Una scuola è sicura quando non cade il cornicione, una scuola è sicura quando d'inverno funziona il riscaldamento: una scuola è sicura quando è in tutto e per tutto a norma. Inoltre ci opponiamo con forza al Condono, ennesima manovra che finisce per nutrire una criminalità fin troppo presente nel nostro Paese. Esso stabilisce un prezzo alla legalità, permettendo ai più abbienti di agirarla con facilità e con il favore della legge. Riteniamo parimenti che si tratti di una "mazzetta" richiesta dallo Stato.
Ci schieriamo altresì contro alla demagogia del governo Gialloverde, che continuamente strumentalizza e demolisce la solidarietà umana, trasformando in criminali coloro che cercano di dare dignità a tutti. Dignità alla vita di migranti, esseri umani, che, fuggendo da guerre, povertà, fame, passano poi come capri espiatori di tutti i mali del Paese. Esprimiamo quindi la nostra vicinanza al sindaco Mimmo Lucano, ed al centro Baobab (come alle altre strutture occupate prese di mira dalla "Giustizia").

Con questo atto forte e deciso gli studenti vogliono dimostrare, oltre che la loro coscienza politica, il proprio dissenso alle politiche esecutive portate avanti dal governo ed in particolare dal Ministero degli Interni.
Con quest'occupazione noi studenti del Tasso, intendiamo lanciare un appello allo Stato, ai cittadini e a noi studenti stessi:
Riteniamo infatti che il cambiamento sia nel dare dignità al lavoro, nel rendere valore alla vita umana, nell'investire sull'efficienza delle strutture sanitarie, e dei trasporti: il cambiamento è nell'investimento sulla Scuola Pubblica.


Durante il periodo di occupazione verranno offerti agli studenti assemblee politiche e corsi sulle materie d'indirizzo, tenuti da studenti universitari e da professori. Allarghiamo inoltre l'invito ai docenti del liceo Tasso, ad aderire alla nostra azione. Essi darebbero spessore alla protesta con le loro lezioni aperte a tutti gli studenti. Non intendiamo infatti questi giorni come un buco di tempo in cui riposarci, vediamo al contrario quest'occupazione come una piattaforma in cui noi studenti possiamo portare avanti un discorso di contestazione fondata sullo scambio tra di noi e sulla cultura portataci dai docenti.


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