Segnalazioni

A Selva Candida i cittadini in strada per dire NO al centro commerciale senza costruire le strade

Forse abbiamo dimenticato quanti diritti chi ci ha preceduto come generazione è riuscito ad ottenere grazie al semplice esercizio della democratica protesta in strada.

Si tratta di una modalità di partecipazione sempre meno "di moda" eppure legata alla vita reale delle persone.

Facebook è diventato il mondo nel quale si iniziano, vivono e consumano amicizie, si fanno petizioni, si protesta e si approva dando o negando un "mi piace!". Ma questo mondo è virtuale!

Il nostro mondo, quello vero per capirsi, è fatto di case, strade, luoghi di lavoro, scuole ed è in questo mondo che siamo chiamati a dire come la pensiamo.

Per questo il Comitato Selva Candida ha deciso di manifestare per strada insieme ai cittadini del quartiere il proprio dissenso per l'avvio dei lavori per la realizzazione di un grande centro commerciale invece dell'apertura dei cantieri di tre importanti nodi viari, fondamentali per il quartiere che devono "per convenzione tra le parti (Comune di Roma e CMB) precedere la realizzazione del centro commerciale: bretella Cemolino-Casal del Marmo, collegamento Casorezzo-Esperia Sperani e raddoppio di via di Selva Candida.

E sabato 13 febbraio un piccolo miracolo è avvenuto a Selva Candida perché la gente è scesa in strada e civilmente ha detto NO a quello che sta avvenendo.

Molti dei partecipanti avevano i capelli bianchi e questo dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, che della saggezza degli anziani e del loro esempio avremo sempre bisogno.

Ora si resta in attesa di un confronto con le istituzioni, Roma Capitale e Municipio XIV che gli interessi del territorio e dei suoi cittadini deve preservare e difendere, sul tema delle opere viarie a Selva Candida.

Ida Dragonetti


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