Segnalazioni

I nostri diritti non finiscono con l'ultimo giorno di chemio

Buongiorno, mi chiamo Francesca. Scrivo a nome di un numeroso gruppo facebook di donne malate di cancro al seno. Abbiamo lanciato una petizione perché ci sentiamo abbandonate: Tutti i maggiori ospedali italiani, una volta superata la fase di maggior rischio, o una volta finita la radioterapia e la chemioterapia, ci lasciano un po’ a noi stesse: dobbiamo prenotare le visite da sole (e non ci sono mai posti disponibili entro la data richiesta dall’oncologo così dobbiamo pagare di tasca propria). Le agevolazioni lavorative ed economiche date dalla legge 104 e dall’invalidità civile ci vengono tolte subito finita la chemio, come se fosse finita (magari!) molte donne alla revisione sono state umiliate chiedendo di mostrare il seno mancante, di togliere la parrucca e si sono sentite persino prendere in giro con frasi tipo:’però stanno ricrescendo, è guarita’! Peccato che nei cinque anni successivi all’operazione c’è un altissimo rischio recidiva. Dobbiamo assentarci spesso dal lavoro per tac, ecografie, lavaggio port, visite senologiche e controlli di ogni tipo, ma soprattutto la nostra vita cambia e nessuno lo dice, nessuno lo considera: La chemio lascia per anni stanchezza cronica, vuoti di memoria, gli ormoni che ci danno ci fanno piegare in due dai dolori articolari oltre a farci invecchiare prima del tempo. Tutto questo per chiedere di portare alla luce il nostro problema, perché noi per prime vorremmo star bene da subito, ma non è così, per quanto sembra tutti abbiano i paraocchi.


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