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LETTERE - Figli e figliastri: cacciano noi pittori da piazza Navona e tollerano tutto il resto

Volevamo innanzitutto ringraziare le persone che in questi giorni hanno lasciato un loro commento, sia quelli che sono più lontani dalle nostre posizioni e chi in qualche maniera ha sposato la nostra causa.

La protesta non vede più la nostra piazza come base ma si è spostata in tutti quei luoghi dove la presenza dei nostri " colleghi" è ancora forte e massiccia.

Al Colosseo e in tutta via dei Fori Imperiali, Piazza di Spagna, Via delle Muratte, Pantheon, Fontana di Trevi per citare i luoghi più celebri e conosciuti di Roma , dipinti, borse, occhiali si fanno notare dai passanti e dai turisti in tutto il loro splendore.

Gli unici che sembrano non notare nulla sono gli agenti della Polizia Roma Capitale che stazionando, passando a piedi o nelle macchine di ordinanza probabilmente sono più attratti dai monumenti che non da quello che succede tutto intorno.

Li abbiamo immortalati vicino ai Vu Cumprà fintamente ignari che dietro le loro spalle si vendono borse, stampe, occhiali e quant'altro.

Probabilmente Piazza Navona è considerata diversamente dalle altre zone di Roma e solo i Pittori di Piazza Navona sono venditori di croste gli altri a quanto sembra non hanno bisogno di nulla per svolgere le loro attività, ci sembra di capire che ci sono figli e figliastri…

Giovani pittori di Piazza Navona


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