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LETTORI - Il castagno che regala ombra ma non frutti

In un giardino del quartiere di Colli Aniene a Roma, cresce un castagno. Secondo i miei calcoli dovrebbe avere più di settanta anni. Quando è nato neppure esisteva il quartiere di Colli Aniene. Non so se ve ne siano altri, così come non so se in altri giardini o ville della città, esistano castagni. Una signora mi ha chiesto se sono sicuro si tratti di un castagno, giacché i castagni crescono nei boschi. E così si legge in un sito su internet: "La prima differenza tra castagno e ippocastano è che il castagno cresce nei boschi e non è usato a scopo ornamentale. Il frutto è racchiuso in una cupola ricca di aculei, il riccio. Anche il riccio presenta delle differenze: le castagne matte si trovano in un riccio verde acceso con poche spine corte, mentre il riccio della castagna è marrone ed è dotato di spine più lunghe e pungenti. La castagna matta ha poi una forma decisamente più tondeggiante rispetto alla castagna commestibile" (Cure-naturali.it). Nel quartiere di Colli Aniene crescono molti ippocastani, ed è facile costatare la loro differenza dal castagno che ho incontrato e che ogni tanto vado a trovare, come se fosse un amico. Cresce in compagnia di un noce ed una magnolia. Poco più lontano ci sono due cipressi, un pino e giovani olivi. Immagino non avrà gradito l'intenso traffico della strada costruita a poca distanza. Non sembra, infatti, godere ottima salute, e chi volesse trovare castagne ai suoi piedi resterebbe deluso, giacché i frutti nei ricci sono piccolissimi. D'estate però è generoso di una bella ombra. Mi piacerebbe mi parlasse, il castagno, mi raccontasse la sua storia. Ma non parlano gli alberi. Qualcosa ti comunicano, ti fanno sentire che ti sono amici. Sono certo che è contento d'essere ammirato e fotografato. E questo ho fatto, l'ho ammirato e fotografato. Spero che qualche lettore amante degli alberi, mi faccia sapere se esistono altri castagni a Colli Aniene, oppure in altri quartieri della città. Renato Pierri


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