Segnalazioni

Selva Candida una strada con problemi di identità

Le parole sono importanti perché ci raccontano molte cose. Sappiamo bene ad esempio che le querce, i faggi, i tigli sono tutti alberi, ma se li definiamo appunto semplicemente come "alberi" ci sfuggono notizie di rilievo.

Così dire che Selva Candida è una strada è riduttivo.

Nel Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) di Roma, aggiornato nel febbraio 2005, insieme ad una accurata analisi della viabilità, della mobilità e della organizzazione stradale della città vi sono tabelle dettagliate sulle strade.

Scopriamo che Selva Candida viene inserita nella Tabella della viabilità principale (Tab. 5.1, pag. 165) e viene classificata come "strada interzonale", classificazione che era stata data già nel 1999 in occasione dell'edizione del Primo PGTU di Roma (pag. 81).

Le caratteristiche di una strada interzonale sono precise e vengono elencate nello stesso documento.

Ne citiamo due molto significative:

  1. collegamento fluido tra quartieri limitrofi e tra zone estreme di quartieri più vasti;
  2. larghezza minima dei marciapiedi mt 4,00-3,00

E' vero, nel PGTU si dice che per le strade esistenti si accetta che "le funzioni vengano svolte ad un livello di servizio più modesto, attraverso la deroga su alcune caratteristiche dei tipi originari. Detta deroga, però, non deve eccedere gli standard e le regole previsti per le strade di categoria immediatamente inferiore, salvo per quanto attiene la larghezza dei marciapiedi e delle fasce di pertinenza e di rispetto".

Qualcosa non torna: nella classifica delle strade di Roma Selva Candida ha una identità che non corrisponde al vero. Ci chiediamo allora se sarebbe stato possibile costruire tante abitazioni lungo questa strada se anziché considerarla una quercia - per tornare al nostro esempio degli alberi - fosse stato riconosciuto il suo essere un salice piangente.


Allegati

Si parla di