Segnalazioni

LETTORI - Smantellati i giochi per i bambini al Santa Maria della Pietà

Triste mattinata ieri al Santa Maria della Pietà. Triste per bambini e bambine, genitori, per noi cittadini e cittadine del quartiere che abbiamo visto smantellare, da parte del servizio giardini del Comune di Roma, il parco giochi. Sono arrivati, carte alla mano, e uno per uno hanno smontato i giochi che il Comune di Roma aveva messo in quel piccolo pezzetto del Parco del Santa Maria della Pieta’ diversi anni fa, ormai senza manutenzione. Un parco tutelato da uno steccato, dove i più piccoli avevano potuto raccontare e colorare la storia di Marco Cavallo e dei suoi amici. Dove non sono arrivati vandali e bullismo ci ha pensato il Comune. Ci dicono senza neppure passare per il Municipio XIV. Giornata triste o nuovo inizio? Eh sì, perché i numerosissimi piccoli-cittadini che frequentano il Parco a breve potranno fruire finalmente di nuovi giochi e nuove strutture! Dopo aver smantellato quanto ormai inservibile e vetusto, con l’approssimarsi della bella stagione ci attendiamo che il Comune intervenga con solerzia per reintegrare l’area bimbi. Perché se così non fosse – ma siamo certi di sbagliare (!!) - sarebbe l’ennesimo atto contrario alla logica e al buon senso per quest’area di Roma, Centralità urbana nell’ambito del Piano regolatore, che costituisce un punto di riferimento imprescindibile per la cittadinanza. Ma guardiamo al passato e contiamo gli interventi nel Parco del Santa Maria della Pieta’ dal 2009 (quando e’ scaduta la Convenzione che lo aveva affidato al Comune di Roma nel corso del Giubileo del 2000): - chiusura e mancata riapertura dei padiglioni che dovevano essere l’ostello della Capitale; - trasformazione del Parco in parcheggio per dipendenti ASL e del Comune e per utenti dei servizi dalla mattina sino alle 14.00 e 15.00 (nonostante i soldi spesi per costruire i parcheggi esterni). Il Municipio aveva promesso (gia’ con il PD) la ripedonalizzazione, mai avvenuta a causa del mancato accordo con Regione e ASL; - depauperamento delle varietà vegetali per mancata manutenzione dal 2009 a oggi (compreso abbattimento delle palme per mancata cura e prevenzione dell’invasione del punteruolo rosso, intervento che normativamente e’ di competenza delle ASL); - chiusura della fontana nella piazza dove sono collocati i padiglioni del Municipio (nota come la “fontana delle rane” con grande sconcerto soprattutto dei più piccoli utenti del parco – responsabilità della Regione per il mancato ripristino). Aggiungiamo poi, sommessamente, anche il distacco della corrente alla Ex Lavanderia, punto di ritrovo sociale e culturale del territorio e della citta’. Alla Sindaca Raggi, che si era detta attenta alla questione Santa Maria della Pieta’, al Presidente della regione Zingaretti, che sembra voglia disfarsi del problema di dover concertare con altri Enti la pianificazione di questo comprensorio, alla ASL e al suo Direttore Tanese, che si dice padrone e lo chiama Parco della Salute e del Benessere e non tiene conto di norme e atti esistenti e della domanda sociale, non possiamo che dire: una politica, da chiunque sia attuata, che costantemente toglie invece di dare o manca nel riconoscere quanto dato dai cittadini/e, che manca nel rispondere alle domande espresse anche per le vie istituzionali di partecipazione, e’ complice del degrado sociale e materiale in cui stiamo (siamo) scivolati. Chiediamo che si arrivi quanto prima alla definizione di un regolamento di collaborazione tra cittadini e istituzioni locali per la gestione del patrimonio pubblico e dei beni comuni, che non sia vessatorio nei confronti dei cittadini e delle cittadine, di qualsiasi età, che non sia escludente, che non sia impossibile da realizzare. Non solo i cittadini e le cittadine di oggi, ma anche i bambini e le bambine, cittadini e cittadine di domani, vi guardano.


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  • Piazza di Santa Maria della Pietà 5