Segnalazioni

Torre Angela, la raccolta differenziata in stile AMA

A Torre Angela, un paio di settimane fa, abbiamo trovato fuori dal portone un cartello con su scritto quando ci avrebbero consegnato il materiale per la raccolta differenziata e le istruzioni per differenziare. Il giorno X, di pomeriggio. Tutti si chiedevano, "ok, ma a che ora? Dobbiamo farci trovare in casa?". Nessuno poteva saperlo e così siamo rimasti tutti a casa ad aspettare, come quando aspettavamo la famosa nevicata. E il materiale alla fine è stato consegnato, in effetti: quattro piccoli raccoglitori da piazzare in casa. In effetti si tratta di un'evoluzione per Roma, che si trova piuttosto indietro per quanto riguarda la differenziazione dei rifiuti. Tutti pensano a un miglioramento. D'altronde i secchioni di Torre Angela e della periferia in genere sono lasciati al loro destino. Non abbiamo mica i bei secchioni grigi e neri dell'EUR o dei Parioli, noi, essendo cittadini di terza categoria. Noi abbiamo quelli verdi, di venti anni, fa che il più delle volte sono rotti, rovesciati o troppo pieni per poter buttare plastica e carta, oltre a essere a completo appannaggio di chiunque voglia rovistarci dentro con un gancio. Per non parlare poi della raccolta dei rifiuti, che l'AMA pensa bene di effettuare la mattina intorno alla 8. Momento per niente strategico nella vita delle famiglie, con le scuole che aprono e la gente che va al lavoro.

Poi abbiamo capito tutti che la disorganizzazione avrebbe comunque preso il sopravvento. Ci siamo visti recapitare nei condomini quattro secchioni piuttosto grandi "da mantenere all'interno dei portone". I secchioni infatti devono essere irraggiungibili per chi cammina per strada, visto che la responsabilità di quello che ci finisce dentro è del condominio. In questo modo, oltre alla tassa sui rifiuti, molti si vedranno costretti a costruire qualcosa di tasca propria per ospitare i secchioni all'esterno del portone. D'altronde chi si può permettere di tenere il secchione dell'umido nel palazzo, d'inverno o d'estate? E allora avanti, oltre alla tassa sui rifiuti e ai servizi di raccolta, quest'anno ci toccherà pagare qualcosa per ospitare i nostri nuovi figli: i secchioni dell'immondizia. Con buona pace di tutti quelli che in questa parte di mondo già vive in condizioni precarie e disagiate. E in attesa che qualcuno, tipo Report, ci mostri dove vanno a finire i rifiuti che tanto ci sforzeremo (giustamente, sia chiaro) di dividere dentro casa, carezzando le teste dei nostri figli e fingendo che anche da noi, finalmente, tutto ha preso a funzionare.


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